Delfin, eredi Del Vecchio lontani da un'intesa sulle azioni Essilux a Milleri

Milleri rivendica ancora 1,7 mln di titoli Essilux non inclusi nei conti personali di Del Vecchio al momento della sua morte con un valore di 345 mln

di Redazione Economia
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Francesco Milleri, Ceo di Luxottica
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Luxottica: nessuna svolta sull'eredità di Leonardo Del Vecchio

A quasi due anni dalla scomparsa del fondatore di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, ancora molti i nodi da sciogliere all'interno della sua cerchia familiare e degli azionisti di Delfin, che complicano ulteriormente la situazione già intricata della successione e della governance delle partecipazioni finanziarie. Secondo quanto riportato da Milano Finanza, la prima udienza presso il tribunale di Milano riguardo ai contenziosi civili derivati dalle contestazioni sull'esecuzione dell'eredità si è svolta ieri, con la sola presenza degli avvocati, ma erano assenti i protagonisti diretti.

I due contenziosi civili, derivati dalle opposizioni dello scorso luglio riguardo allo stato di graduazione dell'eredità, sono stati riuniti in un'unica udienza. Tuttavia, nonostante i tentativi di conciliazione, sembra che le parti coinvolte non siano riuscite a raggiungere un accordo. Il presidente di Essilux e Delfin, Francesco Milleri, insieme a Nicoletta Zampillo, la seconda moglie di Del Vecchio, hanno presentato un reclamo contro il progetto di ripartizione dei beni ereditari, redatto dal notaio di fiducia della famiglia. In particolare, Milleri rivendica ancora 1,7 milioni di titoli Essilux non inclusi nei conti personali di Del Vecchio al momento della sua morte, il cui valore attuale supera i 345 milioni di euro. D'altra parte, la vedova di Del Vecchio, che è anche madre del chief strategy officer di Essilux, Leonardo Maria Del Vecchio, deve ancora ottenere la proprietà di due immobili di significativo valore.

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La redazione della gerarchia dei creditori è diventata necessaria dopo che quattro dei sei figli di Del Vecchio avevano accettato l'eredità con beneficio d'inventario, una modalità che prevede la liquidazione concorsuale del patrimonio ereditato solo nei limiti del residuo dell'attivo ereditario. Tuttavia, la divisione pro-quota degli asset ereditari e i debiti associati hanno reso difficile l'esecuzione dell'eredità.

Nonostante i tentativi di conciliazione, il contenzioso continua, con la richiesta di un'istanza istruttoria avanzata dagli avvocati di Milleri che è stata immediatamente contestata dalle altre parti coinvolte. Si prevede che la durata del contenzioso dipenderà anche dall'eventuale presenza della fase istruttoria, ma si spera che possa essere risolto il prima possibile.