Deutsche Bank non è più malata, Fed falco: Torna il Toro sulle banche in Borsa
I risultati del primo gruppo tedesco sostengono i listini. I titoli degli istituti beneficiano anche prospettiva di una normalizzazione sui tassi d'interesse
Per Deutsche Bank nel 2021 gli utili migliori da un decennio
Che sia cambiata definitivamente l’aria sulle Borse europee per le banche del Vecchio Continente visto che nell’era decennale dei tassi a zero i gruppi avevano le mani legate con il margine d’interesse? Parrebbe di sì, visto che gli investitori sul Dax di Francoforte hanno creduto persino all’ex grande malata Deutsche Bank che dopo aver chiuso il 2021 con il miglior risultato degli ultimi 10 anni, ha rivisto al rialzo la previsione sui ricavi 2022, sottolineando che supererà “in modo significativo” il target di 25 miliardi. Indicazione che ha fatto scattare gli acquisti sul titolo con un rialzo in mattinata del 5,73% in gradi di trascinare tutto il comparto europeo tanto che lo Stoxx di settore ha messo a segno la migliore prestazione di giornata guadagnando l'1,93%.
I titoli degli istituti di credito beneficiano inoltre della prospettiva di una normalizzazione sul fronte dei tassi di interesse dopo che ieri il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, ha delineato un percorso aggressivo di ritiro degli stimoli all'economia. L'azzeramento dei tassi negli ultimi anni ha del resto messo sotto pressione ricavi e margini delle banche in tutta Europa. Il settore resta inoltre sotto osservazione per possibili operazioni di consolidamento.
Ieri il presidente della Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo, nell'annunciare l'intenzione di confermare i vertici di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina e Gian Maria Gros-Pietro, ha anche auspicato che l'istituto valuti le opportunità di internazionalizzazione, definendo un “limite” il suo essere “troppo legata al Paese di provenienza”.
A Piazza Affari Intesa così sale dell'1,09% in vista della presentazione del nuovo piano industriale il 4 febbraio. Bene anche Bper (+1,58%), che resta in trattativa per rilevare Carige, mentre segna +0,18% UniCredit, che domani alzerà il velo sui conti del quarto trimestre. Nel resto d'Europa, a Parigi Bnp Paribas sale del 2,14% e Societè Generale del 2,12%. A Londra gli acquisti premiano Hsbc (+3,83%), Barclays (+2,66%) e Lloyds (+2,19%).
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Deutsche Bank ha registrato nel 2021 gli utili migliori da un decennio, ribaltando le attese di una perdita nel quarto trimestre grazie all'incremento dei ricavi nel settore investment banking grazie a un boom negli accordi. Il risultato rappresenta il secondo utile positivo annuale dopo anni di perdite. Il quarto trimestre è stato il sesto consecutivo in positivo, la più lunga sequenza in nero dal 2012. I dati di oggi sono un risultato straordinario per il Ceo Christian Sewing, che ha ottenuto l'incarico nel 2018 con il compito di invertire la rotta dopo una serie di imbarazzanti e costose inadempienze normative, incluse alcune riguardanti il riciclaggio di denaro.
"Quest'anno possiamo provare ai mercati di essere redditizi in maniera sostenibile", ha detto Sewing in un messaggio ai dipendenti. L'utile netto attribuibile agli azionisti è di 145 milioni di euro nei tre mesi fino al 31 dicembre. Questo numero va comparato a un utile di 51 milioni di euro un anno prima, ed ha superato nettamente le attese degli analisti, che prevedevano una perdita di 130 milioni di euro. Per l'anno, Deutsche ha riportato un utile di 1,94 miliardi di euro, in netto rialzo dai 113 milioni del 2020. Sewing ha confermato che la banca è in corsa per raggiungere un obiettivo di redditività chiave nel 2022, un capitale netto tangibile dell'8%, fuori dalla portata della banca secondo molti analisti.
Malgrado l'utile annuale, la banca ha comunque perso oltre 10 miliardi di euro nell'ultimo decennio. Gli analisti si attendono che Deutsche riporti utili in territorio positivo per il 2022 e il 2023. Un tempo il punto debole di Deutsche, l'investment banking è divenuto un importante generatore di ricavi, beneficiando dal boom del trading dovuto alla pandemia e da un'ondata di accordi che ha portato ad un rialzo di molte banche a Wall Street.
I ricavi del comparto sono cresciuti dell'1%, a 1,91 miliardi di euro nel quarto trimestre rispetto ad un anno prima. L'advisory business dell'investment banking ha brillato nel boom degli accordi, con i ricavi che sono saliti del 156%.I ricavi per redditi fissi e il trading di valute, una delle più grandi divisioni della banca, ha perso il 144% dopo un periodo solido un anno prima con i mercati che si sono calmati dopo la frenesia del trading.