Deutsche Bank-Zurich, partnership rafforzata: più consulenti in Italia

Economia
Condividi su:

Deutsche Bank e Zurich Italia hanno raggiunto un accordo che prevede un ulteriore sviluppo della loro partnership, grazie all'acquisizione da parte di Zurich del network dei consulenti finanziari del gruppo Deutsche Bank. I termini dell'accordo prevedono il trasferimento di un ramo d'azienda costituito da 1.085 consulenti finanziari, 97 dipendenti, e 16,5 miliardi di euro di masse in gestione (numeri al 31 marzo 2021). L'acquisizione, come viene spiegato in una nota, "permette a Zurich di rafforzare la sua presenza sul mercato italiano sviluppando ulteriormente i propri canali distributivi, puntando su una realta' di eccellenza in materia di consulenza finanziaria e assicurativa, forte di una storia ultratrentennale nel mercato italiano e caratterizzata negli ultimi anni da una forte crescita. E permette a Deutsche Bank di riposizionare il business in Italia, focalizzando gli investimenti per diventare banca di riferimento per gli imprenditori e le loro famiglie, premium bank per la clientela affluent e per valorizzare la gia' forte presenza nel settore del credito al consumo". Nell'operazione Rotschild e McKinsey sono intervenuti come advisor di Zurich. 

Il completamento dell'operazione e' condizionato, tra l'altro, all'ottenimento delle autorizzazioni delle competenti autorita' di vigilanza. "La partnership consolidata con Deutsche Bank, con cui lavoriamo da molti anni in Italia e a livello globale, ci ha permesso di apprezzare il valore e la competenza dei suoi consulenti finanziari, un punto di riferimento nel settore del risparmio gestito" ha commentato Alessandro Castellano, ceo di Zurich Italia. "Con questo importante passaggio diamo il via a un percorso di trasformazione del nostro business in Italia, che porteremo avanti nei prossimi mesi con la volonta' di continuare a investire per crescere su piu' fronti" ha aggiunto Roberto Parazzini, chief country officer di Deutsche Bank in Italia. Al dossier di Deutsche Bank si erano interessati anche altri operatori del settore, come Allianz, Mediobanca, Credit Agricole e Banca Generali, ma sulla soluzione avrebbe pesato la forte partnership a livello mondiale di Zurich con Deutsche Bank, che quindi avrebbe dovuto superare il veto di un accordo vincolante per la vendita a una rete terza.