Digitale terrestre, cambia tutto: da settembre serve una nuova tv o un decoder

Gli apparecchi acquistati dal 2019 in poi sono compatibili mentre quelli più datati avranno bisogno del decoder

di Maddalena Camera
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Nuovo digitale terrestre da settembre 2024: ecco che cosa cambia

Sta passando quasi inosservato, ma dal primo settembre parte l'ultimo stadio per l'implementazione dei nuovi standard del digitale terrestre, una transizione iniziata nel 2019, ossia quasi sei anni fa per liberare le frequenze a 700 Mhz ora occupata dalla telefonia mobile. L'ultimo passaggio riguarda l'abbandono della tecnologia di trasmissione del segnale nota come Dvb-T per passare a quella Dvb-T2. Ma mentre l'abbandono, nel 2022, della vecchia codifica video Mpeg2 per l'Mpeg 4 era stata soft per gli utenti, dato che non era più supportata solo dai modelli tv acquistati prima del 2010, questo ultimo passaggio sarà più doloroso.

Si stima infatti che ci siano 8 milioni di famiglie che hanno in casa apparecchi non più in grado di sintonizzarsi. Secondo alcuni dati di Auditel e Censis sarebbe ancora peggio. Infatti il 57%  delle famiglie italiane hanno in casa apparecchi che non sono in grado di decodificare il segnale Dvb-T2. Si tratta di tv abbastanza recenti dato che erano in vendita fino al 2017-2018.  Per verificare se la tv di casa è aggiornata basta digitare sul telecomando il numero del canale 558, quello di Rai Sport che già trasmette con la nuova tecnologia. Se il canale è introvabile, perchè la tv non riesce a sintonizzarsi, le possibilità sono due: acquistare una nuova tv o un decoder. Questa è la strada più economica ma certo la più scomoda dato che poi i telecomandi diventano due. Da sottolineare che non servono adeguamenti all'antenna e che, ovviamente, la ricezione dei canali tv  dal satellite non è influenzata da questo passaggio. Inoltre, per alcuni mesi, le trasmissioni avverranno in simulcast, ovvero con le due tecnologie, ma naturalmente è meglio verificare subito se il televisore di casa è compatibile con il Dvb-T2 oppure no.

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Chiaramente tutti gli apparecchi acquistati dal 2019 in poi sono compatibili mentre quelli più datati avranno bisogno del decoder.  In alternativa, si può decidere di guardare i canali Tv direttamente in streaming attraverso il PC o le app disponibili su tablet, smartphone o smart TV (alcune delle TV cosiddette vecchie sono comunque collegabili alla rete). Il problema è che in streaming non si possono vedere tutti i canali e l'intero palinsesto presente sul digitale terrestre. Ci sono comunque diverse piattaforme che offrono una vasta gamma di canali italiani in streaming.