Dossieraggio, l'Abi scrive al governo: "Tutelare i dipendenti delle banche"
Dossieraggio: Abi al governo: tutelare i dipendenti delle banche
Il Comitato esecutivo dell'Abi, in seguito all'inchiesta sul dossieraggio, ha inviato una lettera al governo chiedendo la tutela dei dipendenti bancari che inviano le segnalazioni di operazioni sospette. "In queste settimane - si legge nella missiva inviata al presidente del Consiglio, ai ministri competenti e ai vertici di diverse istituzioni - stanno avendo ampia eco sugli organi di informazione e nel dibattito pubblico notizie relative a una intensa attivita' di accesso non autorizzato ai dati e alle informazioni derivanti da segnalazione di operazioni sospette, detenuti presso gli archivi della Direzione Nazionale Antimafia".
L'associazione bancaria "preme ricordare che le banche, per la loro centralita' strategica, sono in prima fila nel contrastare ogni forma di illegalita' e offrono contributi molto importanti per la sicurezza delle attivita' economiche e della capacita' di prevenzione e contrasto dei fenomeni criminosi, sempre piu' sofisticati e aggressivi. Le banche sono artefici di gran parte delle segnalazioni di operazioni sospette in Italia". In questo contesto, secondo l'Abi, "la tutela del segnalante costituisce uno dei principali punti di attenzione per il settore bancario, dovendosi necessariamente garantire la totale riservatezza innanzitutto dei dipendenti, che sono parte fondamentale del processo di segnalazione".
"La normativa di prevenzione e contrasto del riciclaggio che le banche sono tenute ad applicare - spiega ancora l'Abi - contiene delle disposizioni molto chiare in termini di garanzie di riservatezza e di anonimato del segnalante. Tra queste, oltre all'obbligo dell'adozione di misure volte ad assicurare la massima riservatezza dell'identita' delle persone che effettuano la segnalazione e di custodire gli atti e i documenti in cui sono indicate le generalita' del segnalante, vi e' anche quello di garantire che la segnalazione inoltrata all'Uif sia priva di qualsiasi riferimento al nominativo della persona fisica segnalante. Sulla base della normativa di attuazione, e' prevista anche l'indicazione dei codici Abi-Cab dello sportello presso cui sono regolate o richieste le operazioni segnalate, o presso cui e' incardinato il rapporto oggetto di segnalazione. Cio' potrebbe determinare - in particolare in un contesto di crescenti rischi di fughe di notizie e di attacchi informatici - la possibilita' di individuare, seppure in via indiretta, i dipendenti che hanno avviato i processi di segnalazione".
L'Abi esprime quindi "forte preoccupazione circa l'eventualita' che da tali attivita' vietate possano derivare pregiudizi anche ai dipendenti bancari" e chiede pertanto "che tale aspetto possa essere oggetto della dovuta attenzione da parte delle Istituzioni tutte".