Draghi fra Pnrr, inflazione, Covid, voto: l’autunno bollente degli italiani

L'opinione di Massimo Falcioni
Economia
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La notizia è l’arrivo all’Italia dei primi 24,9 miliardi dall’Ue del Recovery fund, considerato il primo passo per una forte e duratura ripresa del Paese, anche se di questa montagna di soldi 8,957 miliardi sono a fondo perduto e 15,937 (il 13% di 122,6 miliardi) sono prestiti. Adesso, comunque, quei soldi vanno spesi, subito e bene. Visto quanto accaduto in passato, non sarà così scontato. Così come non aiuta il crogiolarsi nel governo e nei partiti (Pd e M5S in primis) che lo sostengono del rimbalzo del 5% dimenticandosi che si parte da – 10%. Si vedrà.

Non fa notizia, invece, l’impennata dell’inflazione salita a luglio all’1,9% su base annua: anzi c’è chi considera questo dato positivo come se l’Italia non  fosse nella morsa del lockdown in un quadro tutt’altro che positivo già prima della pandemia con un debito pubblico di fatto fuori controllo, con disoccupazione, nuove povertà e sfiducia crescenti, con rischi di nuove divisioni sociali “pro” e “no” vaccini (il 32% è contrario), “pro” e “no” green pass.

L’inflazione crescente, in un quadro economico nazionale depressivo con aziende che licenziano e con i salari dei lavoratori bloccati da quasi due decenni mentre cresce il costo della vita per le famiglie, alimenta delusioni e incertezza sul futuro anche perché il reddito di cittadinanza non è considerato un valido strumento inducendo all’attesa passiva e non a mettersi in gioco, una spinta per chi aspetta solo la manna dal cielo, la solita mossa clientelare dei partiti in cerca di voti.

Non è quello lo strumento di assistenza e di sostegno per le fasce deboli che gli italiani si attendono dallo Stato. Intanto, le famiglie italiane, da sempre dedite al risparmio e forti di una significativa patrimonializzazione (l’80% sono proprietarie di immobili) si vedono erodere il valore patrimoniale oltre la soglia del 20% alimentando sconforto e smarrimento. Un segnale dell’aria che tira viene dal crollo della fiducia nel Green Pass (il 36,6% dice No con il livello di approvazione crollato dell’8,4% in una sola settimana!) varato dal governo il 5 agosto scorso per fermare la diffusione del Covid-19 e per convincere gli italiani a vaccinarsi.

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Non solo. Il 44,4% degli italiani (sondaggio di Lab210 per Affaritaliani.it)  non ha approvato quanto fatto dal governo sulla pandemia nella fase estiva, a dimostrazione di un quadro tutt’altro che stabilizzato e anzi, con nuvoloni e rombi di tuoni all’orizzonte. Addirittura la paura di perdere il lavoro (70%) batte il Green Pass (59%) che, detto in parole povere, vuol dire che è (sarebbe) meglio ammalarsi di Covid che perdere il lavoro: insomma (sondaggi Tecnè) per gli italiani la paura economica supera quella sanitaria.

In questo contesto, non ci si può cullare sul consenso attuale del governo (55%) e del premier Draghi (62%) e tanto meno sui sondaggi relativi al peso dei singoli partiti dove, comunque, si conferma la debacle del M5S, attestato sul 15%, cioè meno della metà delle ultime elezioni politiche. Quel che conta, però, è l’elevatissima percentuale dell’astensione/incerti, sul 42%, con un quarto degli italiani (giovani, over 60, bassi redditi) decisi a non andare alle urne. Insomma, la baracca regge grazie al premier Draghi e al Colle, già dal 3 agosto nel semestre bianco dentro il quale il capo dello Stato non può sciogliere le Camere.

Fra un mese e mezzo, il 3-4 ottobre, 12 milioni di italiani di 1.162 comuni, tra cui 18 capoluoghi di provincia con in testa Roma, Milano, Napoli, Torino, Bologna,  sono chiamati alle urne: prima cartina del tornasole per il governo, il termometro sullo stato di salute dei partiti.

Chi, fra i partiti, mette già le mani avanti parlando di “semplici” elezioni amministrative senza conseguenze politiche, parte già sconfitto. Perché o un forte astensionismo o una forte bocciatura per alcuni partiti di governo, non lascerebbero illeso il governo. A quel punto tutto può accadere, con l’Italia nel gorgo di un “autunno bollente” come e più di questa estate.