Draghi torna in Parlamento. Gasparri: "Gli chiederò da dove prenderà quegli 800 mld"

L'ex premier in Senato per presentare il suo piano per la competitività dell'Europa

di redazione economia

Mario Draghi

Economia

Draghi, audizione di due ore e mezza in Parlamento. Il suo piano da 800mld e le perplessità

Mario Draghi torna in Parlamento in Italia, non ci metteva più piede dalla caduta del suo governo nell'ottobre del 2022. Ma questa volta l'ex premier entrerà in Aula per parlare di Europa e in particolare del suo piano da 800 miliardi (stessa cifra di quello del riarmo di von der Leyen) per non perdere competitività con gli Stati Uniti e le altre potenze mondiali. Questa mattina l’ex presidente del Consiglio, oggi consulente speciale della presidente della Commissione dell’Unione europea Ursula von der Leyen, sarà nella Sala Koch del Senato - riporta Il Corriere della Sera - per un'audizione informale alle commissioni riunite Bilancio, Attività produttive e Politiche dell’Unione europea di Camera e Senato. È la prima volta dalla fine del suo mandato a Palazzo Chigi.

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Il Rapporto - prosegue Il Corriere - prevede un piano di investimento annuo da 800 miliardi di euro, ma si tratta, ha detto Draghi, di una stima prudente. L’audizione di questa mattina dovrebbe durare circa due ore e mezzo e ricorderà le sfide che attendono l’Europa, ma facendo una sorta di aggiornamento a 6 mesi da quel suo primo avvertimento al Vecchio Continente. Innovazione, transizione energetica, difesa: restano le scommesse per un cambiamento radicale diventato ancora più necessario. Ma l’Europa deve crescere, aumentare la produttività e la sua autonomia energetica attraverso la decarbonizzazione, spingere le riforme e semplificare le norme.

Durante l'audizione di Draghi i parlamentari potranno intervenire con domande e richieste di spiegazioni. Maurizio Gasparri (FI) promette: "A Draghi chiederò dove prenderà gli 800 miliardi di euro per il suo programma, quando era al governo non si trovavano nemmeno 100 mila euro per un emendamento". "Sarà un’occasione interessante e utile — dice il senatore del Pd Antonio Misiani, vicepresidente della Commissione Bilancio del Senato — per fare un punto sulla competitività e sulla politica industriale europea , a maggior ragione oggi alla luce della politica economica aggressiva degli Usa".

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