Droghe sintetiche (spesso sconosciute) in aumento: si pagano in cripto sul web e la consegna a casa è sicura

Spedite via posta o con corrieri privati sono molto diffuse tra i giovanissimi

di redazione economia
Economia

Droghe sintetiche, così stanno aumentando le tossicodipendenze tra i giovanissimi

Le droghe tra i giovani circolano sempre di più e le nuove sostanze sintetiche preoccupano maggiormente per vari motivi: non si conoscono bene gli effetti e la composizione, si ordinano direttamente sul web, si possono pagare anche in criptovalute e vengono consegnate comodamente a casa, lontano dagli occhi indiscreti della polizia in parchi o fuori e dentro dalle discoteche. Le nuove sostanze psicoattive o Nps (Novel Psychoactive Substances) - riporta Il Sole 24 Ore - sono un fronte estremamente pericoloso della tossicodipendenza, soprattutto perché le conseguenze negative sulla salute sono ancora in gran parte sconosciute. Le Nps sono infatti nuove molecole, principalmente sintetiche, che si ottengono modificando la struttura chimica di base di una sostanza stupefacente: hanno effetti analoghi alle sostanze più conosciute (eroina, cocaina, ecc.) ma non essendo ancora state del tutto studiate non si conoscono terapie salvavita per intossicazioni gravi.

Leggi anche: Bollette, nuovo bonus in arrivo nel 2025: scatta la corsa per presentare l'Isee. Come funziona

Secondo gli ultimi dati disponibili riportati nella Relazione al Parlamento sulle tossicodipendenze in Italia del 2024, i più esposti sono i giovani: nel 2023, più di 260mila studenti tra i 15 e 19 anni (l’11% della popolazione studentesca) ha ammesso - prosegue Il Sole - di aver assunto nella propria vita almeno una Nps e oltre 160mila (il 6,4%) lo ha fatto nel corso dell’anno. Dopo la cannabis, sono quindi le sostanze più usate dai ragazzi fra i 15 e 19 anni. "L’uso delle Nps è in crescita e i ragazzi vi ricorrono di più perché oltre ad essere più inconsapevoli e a temere meno le novità, sono anche molto bravi a navigare su Internet dove possono rintracciarle non solo sul dark web ma anche sui social. E non c’è bisogno di avere contatti diretti con il mondo criminale: lo spacciatore è il computer", spiega il tenente colonnello dei carabinieri Marco Cavallo direttore della sezione Nuove sostanze psicoattive e droghe sintetiche della Direzione centrale per i servizi antidroga (Dsca).

LEGGI TUTTE LE NOTIZIE DI ECONOMIA

Tags:
criptovalutedroghe sintetichetossicodipendenza