Dws, inchiesta sulla galassia Deutsche Bank: utilizzo allegro dei criteri Esg
Un utilizzo allegro dalle maglie larghe dei criteri Esg (environnemental, social, governance) per valutare il grado di rispetto dei criteri di sostenibilità da parte di un investimento. Dws, Deutsche Asset and Wealth Management, il gruppo tedesco di gestione patrimoniale fondata nel 1956 e controllato dalla prima banca tedesca Deutsche Bank (al 79,5% dopo esser stata quotata nel 2018), è finita nel mirino della Securities and Exchange Commission (Sec) e dei procuratori federali Usa che stanno indagando sull'utilizzo da parte dell’asset manager dei criteri di investimento sostenibile dei 860 miliardi di euro di asset in gestione. Un’indiscrezione che ha spaventato subito gli investitori alla borsa di Francoforte che oltre a vendere il titolo Dws (-12% a 36,68 euro a metà giornata) hanno alleggerito il portafoglio anche di azioni della controllante Deutsche Bank.
Secondo il Wall Street Journal, l’indagine sarebbe partita sulla base di alcune indicazioni dell'ex-responsabile degli investimenti sostenibili di Dws, secondo cui la società avrebbe esagerato il livello di utilizzo dei criteri Esg.
Le indagini sarebbero ancora a uno stadio preliminare. Il WSJ, citando alcuni documenti e l'ex-dirigente di Dws, ha scritto che la società sta incontrando difficoltà nella sua strategia di investimento rispettosa dei criteri Esg e ne fa a volte una presentazione “abbellita" agli investitori.
Il dossier sarà seguito da molto vicino da tutto il settore dei gestori, che puntano sempre più sui criteri Esg anche per attirare più risparmiatori, ma sono alle prese al tempo spesso con controlli sempre più minuziosi sulla definizione e l'applicazione dei criteri sugli investimenti sostenibili. Per ora si registrano “no comment” sia della Sec sia del dipartimento Usa di Giustizia.
L'indagine un brutto colpo per Deutsche Bank che finora ha stretto diversi accordi con le autorità e cercato di convincere gli investitori che alcune responsabilità legali vanno oltre il suo controllo.
A gennaio, la banca aveva già accettato un patteggiamento da 130 milioni di dollari per archiviare altre accuse legate a uno schema di frode nel mercato delle materie prime e alcune accuse di violazione delle leggi anti-corruzione per stringere accordi.
L'attuale inchiesta dimostra l'interesse dei regulator per gli sforzi dei gestori patrimoniali di offrire prodotti che abbiano un impatto sul piano Esg. All'inizio dell'anno, ad esempio, la Sec aveva istituito una task force per sorvegliare le eventuali affermazioni Esg fuorvianti da parte dei consulenti per gli investimenti e società pubbliche.
All'inizio del mese, Dws aveva dichiarato agli investitori che i temi Esg fossero il fulcro di tutte le sue attività e che i suoi standard Esg fossero superiori alla media del settore. Nonostante le dichiarazioni, la società aveva mostrato difficoltà a definire e implementare una strategia Esg. Ad esempio, Dws ha affermato nel suo rapporto annuale 2020 pubblicato a marzo che più della metà dei suoi 860 miliardi di asset all'epoca erano stati investiti utilizzando un sistema in cui le società sono classificate in base a criteri Esg. Una valutazione interna effettuata un mese prima affermava, invece, che solo una frazione della piattaforma di investimento aveva applicato la procedura Esg.
Gli standard di sostenibilità hanno acquisito un'enorme importanza per i gestori patrimoniali. Secondo i dati raccolti da Morningstar, nel secondo trimestre gli asset nei fondi Esg hanno sorpassato i 2.000 miliardi di dollari su scala globale. Alla luce di ciò, i regolatori stanno valutando di richiedere ai consulenti di rivelare più informazioni a proposito dei criteri e dei dati su cui basano la scelta degli investimenti Esg.