Edenred, dopo l'indagine della Procura ecco che succede a chi ha i buoni pasto

I vertici della Edenred Italia indagati dalla Procura di Roma per presunti reati di truffa aggravata, turbativa d’asta in concorso e illeciti amministrativi

di Redazione Economia
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Scandalo Edenred: cosa significa per i possessori di buoni pasto e i commercianti

L'azione della Guardia di Finanza su disposizione del gip di Roma ha portato alla luce gli "sgravi" di Edenred Italia, azienda leader nei servizi di buoni pasto e ticket restaurant, con un sequestro di beni dal valore di 20 milioni di euro. Le accuse, tra cui truffa ai danni dello Stato e turbativa d'asta in concorso, avanzate dalla Procura di Roma, sono legate a presunti illeciti amministrativi nell'ambito di gare per l'affidamento dei servizi di buoni pasto per la Pubblica Amministrazione.

Secondo le accuse formulate, la società avrebbe falsamente equiparato lo sconto offerto alla Pubblica Amministrazione (PA) con la commissione applicata agli esercizi convenzionati. Tale equiparazione è considerata un requisito fondamentale stabilito dalla legge di gara, e l'omissione o la manipolazione di quest potrebbe portare alla non ammissibilità dell'offerta.

L'azienda ha risposto alle accuse assicurando che l'indagine in corso non intaccherà la continuità dei servizi offerti alle aziende clienti e ai beneficiari dei buoni pasto. Tuttavia, la fiducia dei possessori di buoni pasto potrebbe essere influenzata dall'incertezza legata alle accuse mosse.

A margine della nota stampa l'azienda ha assicurato che: "qualsiasi effetto giudiziale derivante dall’indagine in corso non intacca e non intaccherà la regolare operatività dei servizi messi a disposizione."

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Pertanto, l'indagine in corso non avrà alcun impatto sulle operazioni quotidiane dei clienti di Edenred, che comprendono più di 100.000 aziende e partite IVA, insieme a oltre 150.000 ristoranti, bar e supermercati convenzionati, tra cui rinomate catene. In risposta alle indagini della Procura di Roma riguardanti la gara CONSIP BPE 9 del 2019, l'azienda ha espresso totale fiducia nel lavoro della magistratura.