Elkann lascia Repubblica: cessione in vista? Gli indizi di una possibile vendita

La Repubblica per Elkann è sempre stata più una zavorra che un asset strategico da sfruttare. Voci di interesse di Caltagirone Editore

di Redazione Economia

John Elkann

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Elkann molla Repubblica: via libera alla cessione del quotidiano?

La rinuncia di John Elkann alla presidenza di Gedi, seppur accompagnata dalla nomina del fidato Maurizio Scanavino, segna un punto di svolta per il gruppo editoriale e, in particolare, per il destino del quotidiano La Repubblica. Nonostante i riflettori siano puntati sull’arrivo di Mario Orfeo come nuovo direttore, è la mossa di Elkann a destare più interesse. Non una scelta casuale quella del patron di Exor.

Elkann non ha mai avuto lo stesso carisma politico del nonno, l’Avvocato Gianni Agnelli. Sebbene si sia trovato a gestire il lascito di uno dei più potenti industriali italiani, John è sempre stato un pragmatico, e una cosa che ormai è chiara a tutti: tra crisi editoriali e scioperi interni, La Repubblica per Elkann è sempre stata più una zavorra che un asset strategico da sfruttare. Ora il suo passo indietro lascia aperte diverse ipotesi. Una delle più plausibili, rilanciata da StartMag, è che stia preparando il terreno per una cessione del quotidiano. Questa non è una novità; da tempo si vocifera della volontà di Exor di disimpegnarsi dal settore editoriale, un business che sembra ormai troppo oneroso e poco redditizio per le ambizioni globali del gruppo. 

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Non è nemmeno da ignorare il fatto che il cambio ai vertici avvenga in un momento di forte tensione per Repubblica. L’allontanamento di Maurizio Molinari, dopo un periodo di aspre critiche e conflitti interni culminati nello sciopero per l’Italian Tech Week, segnala che qualcosa si è rotto nel delicato equilibrio redazionale. Il giornale, sotto Molinari, non è riuscito a incarnare quella voce critica e radicale che ci si aspettava, e la redazione ha perso la fiducia nel proprio direttore.  E cosa ne sarà ora del quotidiano? Le voci di un interesse da parte di gruppi editoriali come Caltagirone circolano da tempo. D'altro canto Molinari verrà sostituito da Mario Orfeo, già direttore del Mattino e del Messaggero (gruppo Caltagirone). Al momento, però, nessuno di questi rumor trova riscontro ufficiale. 

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