Enel, ceduta Open Fiber per 2,65 mld: la rete passa all’asse Cdp-Macquarie

Arriva la formalizzazione dell'uscita: il 40% al fondo australiano, il 10% a Cdp. La Cassa, già azionista al 50%, diventerà così il socio di maggioranza

Economia
Condividi su:

Dopo otto mesi dall'accordo per la cessione di Open Fiber, raggiunto a dicembre in via preliminare tra Enel e Macquarie, l'operazione diventa realtà. Nella tarda serata Cdp Equity ha firmato infatti con il colosso energetico l'accordo di compravendite vincolante per un un ulteriore 10% deol capitale di Open Fiberi pari a 530 milioni di euro. 

Inoltre, l'operazione prevede il trasferimento a Cdp Equity del 20% della porzione Enel dello shareholders' loan concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati. Il gruppo diventerà così, successivamente al closing, il principale azionista di Open Fiber con una quota complessiva del 60% dle capitale. 

In piì, sempre in serata, Enel ha siglato l'accordo per l'acquisto da parte del fondo australiano Macquarie del rimenente 40% di Open Fiber da Enel. Contestualmente ai contratti di compravendite, Cdp Equity e Macquarie hanno concordato, tra l'altro, i termini del nuovo patto parasociale sulla società della fibra. Il closing dell'operazione è atteso per il quarto trimestre. L'incasso complessivo per Enel vale 2,65 miliardi di euro. 

"Il contratto relativo alla cessione a Macquarie Asset Management del 40% del capitale di Open Fiber prevede un corrispettivo di 2.120 milioni di euro, inclusivo del trasferimento dell'80% della porzione Enel dello "shareholders' loan" concesso ad Open Fiber, comprensivo degli interessi maturati", spiega una nota di Enel. Il contratto prevede che il corrispettivo sopra indicato risulti incrementato ad un tasso pari al 9% annuo calcolato a decorrere dal 1 luglio 2021 e fino al closing dell'operazione. I contratti prevedono il riconoscimento in favore di Enel degli "earn-out", legati ad eventi futuri.