Enel, il nuovo bond ibrido conquista il mercato: ordini sopra i 3 miliardi
L'emissione avviene in un contesto di mercato favorevole e i fondi raccolti serviranno a rifinanziare in anticipo le prossime scadenze del portafoglio di gruppo
Enel, il nuovo bond ibrido conquista il mercato: ordini sopra i 3 miliardi
Enel rientra nel mercato dei bond ibridi con un prestito obbligazionario non convertibile, subordinato ibrido perpetuo da 900 milioni di euro, destinato agli investitori istituzionali. Gli ordini hanno superato i 3 miliardi di euro. "L'operazione", spiegano dalla società, "rispecchia la strategia finanziaria di Enel, volta a ottimizzare il costo del capitale per sostenere gli investimenti industriali del Piano Strategico 2024-2026".
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L'emissione avviene in un contesto di mercato favorevole e i fondi raccolti serviranno a rifinanziare in anticipo le prossime scadenze del portafoglio del gruppo. In particolare, l'operazione ha rifinanziato il prestito obbligazionario ibrido perpetuo da 900 milioni di euro, con una prima data di rimborso anticipato a febbraio 2025 e un tasso del 3,5%. Una cedola fissa annuale del 4,75% sarà pagata fino alla prima data di reset del 27 maggio 2029. Da quella data, se non interamente rimborsato, il bond maturerà un interesse basato sul tasso Euro Mid Swap a cinque anni, aumentato di un margine iniziale di 212,9 punti base, con un ulteriore margine di 25 punti base a partire dal 27 maggio 2034 e un successivo aumento di ulteriori 75 punti base dal 27 maggio 2049. La cedola fissa sarà pagata annualmente in ritardo a partire da maggio 2024.
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Il prezzo di emissione è stabilito al 99,454% e il rendimento effettivo alla prima data di reset è del 4,875% annuo. La data prevista per la liquidazione è il 27 febbraio 2024. I bond saranno quotati sul mercato regolamentato della borsa irlandese (Euronext Dublin). Si prevede, inoltre, che alle obbligazioni venga assegnato un rating di Baa3/BB+/BBB- (Moody's/S&P’s/Fitch) e un contenuto patrimoniale del 50%. L'emissione è stata sostenuta da un consorzio di 14 banche che hanno agito come joint bookrunner: Bbva, Bnp Paribas, Bank of America, Caixabank, Citi, Commerzbank, Goldman Sachs, Hsbc, Imi-Intesa Sanpaolo, Ing, J.P. Morgan, Natwest Markets, Santander e Unicredit.