Enel, lo storage vale un mld. Si attendono offerte dei fondi per il 49%

Enel, seguendo la sua strategia di focalizzarsi su investimenti con maggior ritorno e minor rischio, si sta concentrando sullo storage dell'energia

di Redazione Economia
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Flavio Cattaneo
Economia

Enel, lo storage vale un mld. Si attendono offerte dei fondi per il 49%

Sono in procinto di giungere le offerte dei fondi per acquisire il 49% delle quote di Enel, valutando l'intero settore dello storage dell'azienda fino a un miliardo di euro. Tra i principali contendenti figurano Sosteneo (Generali), InfraVia e Dif (Cvc). Lo scrive Mf. Enel, seguendo la sua strategia di focalizzarsi su investimenti con maggior ritorno e minor rischio, sta concentrando l'attenzione sugli asset legati allo storage di energia. Con il supporto degli advisor Mediobanca e Bnp Paribas, il gruppo è pronto a ricevere le offerte per la divisione che gestisce i sistemi di accumulo per le energie rinnovabili in Italia fino al 2026, con un portafoglio stimato in 12 miliardi di euro. Questo approccio mira a nazionalizzare gli investimenti, privilegiando quelli a maggiore redditività e minor rischio.

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Nel frattempo, Enel ha proceduto alla cessione di un portafoglio geotermico negli Stati Uniti per 270 milioni di euro, contribuendo ulteriormente alla riduzione del debito. Inoltre, il gruppo è in trattative con diversi investitori internazionali per la vendita di un portafoglio di asset rinnovabili negli Stati Uniti, con una valutazione complessiva stimata tra 800 milioni e un miliardo di euro. Tra gli interessati figura Sosteneo di Generali, il fondo francese InfraVia e l'olandese Dif, acquisito di recente dal fondo britannico Cvc.

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La vendita del portafoglio geotermico e la prossima cessione degli asset rinnovabili riflettono la strategia di Enel di concentrarsi sulle attività più redditizie e strategicamente importanti. Questi movimenti, insieme alla riduzione del debito, indicano una gestione finanziaria oculata da parte del gruppo, che ha il duplice obiettivo di mantenere il controllo delle attività chiave e di valorizzare le quote rimanenti. Con il debito sotto controllo, Enel può ora valutare con attenzione quale business valorizzare e in quale misura, considerando il cambiamento di prospettiva rispetto alla precedente amministrazione.