Energia, Putin apre i rubinetti per l'Europa: il prezzo del gas scende del 3%
Il colosso energetico russo Gazprom ha dato il via libera alla fornitura di gas per i cinque impianti di stoccaggio europei
Energia, Gazprom dà il via libera al piano per inviare gas all'Europa
Via libera dal colosso energetico Gazprom alla fornitura di gas nei cinque impianti di stoccaggio europei. Il presidente russo Vladmir Putin tiene fede così alla promessa fatta, smentendo gli osservatori secondo cui i rubinetti sarebbero stati chiusi finchè Bruxelles non avrebbe dato il via libera definitivo al Nord Stream 2 (ne avevamo parlato qui). L'effetto sui mercati non è tardato ad arrivare: il prezzo di riferimento del gas, TTF, è sceso del 3%.
"I volumi e i percorsi di trasporto del gas sono stati determinati", ha detto Gazprom in un comunicato, senza fornire ulteriori dettagli. Due settimane fa Putin aveva ordinato al gruppo di concentrarsi sul riempimento delle scorte in Germania e Austria a partire dall'8 novembre. Ma ieri, sembrava che la promessa non venisse mantenuta e i prezzi dell'oro blu sono schizzati fino al +10%.
Il 27 ottobre scorso il presidente Vladimir Putin aveva detto al ceo di Gazprom, Alexei Miller, di iniziare a pompare gas naturale negli stoccaggi europei una volta riempiti quelli russi. I mercati del gas in Asia ed Europa sono sotto pressione da inizio anno, con i prezzi spot degli hub olandesi aumentati del 365% a causa delle scorte basse e per l'aumento della domanda con la ripresa dell'economia dalla crisi Covid-19.
Ad aggravare la situazione, le notizie secondo cui la Russia aveva mantenuto i rifornimenti bloccati mentre i carichi di gas naturale liquefatto venivano dirottati in Asia. Come risultato, la stagione del riscaldamento, e quindi il momento dell'anno in cui c'e' piu' bisogno di gas, stava cominciando con le scorte al loro livello stagionale più basso da più di un decennio.
Secondo quanto riferito dal Transmission System Operator ucraino, Gazprom avrebbe prenotato altri 10 milioni di metri cubi al giorno di capacita' del gasdotto al confine tra Ucraina e Slovacchia.
Non solo, le forniture attraverso il gasdotto Yamal-Europe stanno anche fluendo verso ovest dalla Polonia alla Germania, riprendendo il loro corso normale dopo che la direzione sembrava invertita a fine ottobre e inizio novembre.