Saipem annuncia la fusione con Subsea7: nasce un colosso italo-norvegese da 20 mld di ricavi

Energia, tutti i dettagli dell'accordo e i tempi. Sale il titolo di Saipem sul listino milanese

di redazione economia
Alessandro Puliti ceo di Saipem
Economia

Energia, i dettagli sull'accordo Saipem-Subsea7: il nuovo colosso

Sale il titolo dell'italiana Saipem (in rialzo dell'1,21% a 2,35 euro) dopo che ha annunciato la fusione con la norvegese Subsea7: i due colossi hanno raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione delle due società. Nasce così un colosso energetico con un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, ricavi per circa 20 miliardi di euro ed Ebitda di oltre 2 miliardi di euro. Avrà un’organizzazione globale - si legge nel comunicato che annuncia l'accordo - con oltre 45.000 persone, fra cui più di 9.000 ingegneri e project manager. Potrà contare su una forte complementarità in termini di presenza geografica, competenze e capacità, flotte navali e tecnologie, al servizio di una base di clienti globale. Gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della Combined Company.

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Gli azionisti di Subsea7 - prosegue la nota - riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell'operazione. Ci si aspetta che la Proposed Combination generi un valore significativo per gli azionisti di Saipem e Subsea7. Si prevedono sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all'ottenimento di tali sinergie pari a circa 270 milioni di euro. La Combined Company, inoltre, avrà azioni quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo Siem Industries, azionista di riferimento di Subsea7, CDP Equity ed Eni, azionisti di riferimento di Saipem, hanno espresso il loro forte supporto e hanno indicato l’impegno a votare a favore dell’operazione. Il perfezionamento dell'operazione è previsto nella seconda metà del 2026.

La Combined Company sarebbe creata mediante fusione per incorporazione transfrontaliera di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, con quest’ultima ridenominata Saipem7. La Combined Company avrebbe sede legale a Milano e le sue azioni sarebbero quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo. Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l’11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e Cdp Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%.

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L'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi, ha commentato: "Con questa operazione creiamo un leader globale di grande valore industriale e tecnologico. Saipem nel corso degli ultimi anni ha compiuto un percorso di continuo miglioramento delle performance operative e finanziarie che l'ha portata in una posizione di eccellenza tale da potere essere protagonista di questa trasformazione significativa: un grande risultato che valorizza pienamente il sostegno che abbiamo fornito nel nostro ruolo di azionisti". L'amministratore delegato di Cassa Depositi e Prestiti, Dario Scannapieco, ha sottolineato: "Assieme a Eni abbiamo lavorato in sintonia e con successo al perfezionamento di una grande operazione industriale. L'unione delle attività di Saipem e Subsea7 rappresenta un significativo rafforzamento di aziende ad alta tecnologia e affermate nei mercati di riferimento e che da oggi, sfruttando la loro complementarietà, danno vita a una realtà destinata a diventare leader mondiale nel settore". "L'accordo per la fusione di Saipem con la norvegese Subsea 7 rappresenta un perfetto esempio di come il pubblico può valorizzare operazioni industriali imponenti. Con questa fusione, infatti, si costruisce un colosso mondiale del settore dell'ingegneria energetica ma con sede in Italia, a Milano", ha commentato invece il ministro dell'Economia e delle finanze, Giancarlo Giorgetti. 

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