Transizione, Eni mette il turbo e accende il super computer Hpc6. Il business che spinge il colosso energetico al traguardo Net Zero
Eni accende il nuovo sistema di super calcolo Hpc6 (High Performance Computing - Hpc) in grado di svolgere oltre 600 milioni di miliardi di operazioni matematiche complesse al secondo
Claudio Descalzi
Eni, via libera al nuovo sistema di super calcolo HPC6
Eni ha annunciato il completamento e l'avvio del nuovo sistema di super calcolo (High Performance Computing - HPC) HPC6 che, con una straordinaria potenza di calcolo di 606 PFlops di picco pari a oltre 600 milioni di miliardi di operazioni matematiche complesse al secondo, si colloca al quinto posto assoluto della nuova classifica mondiale TOP500. HPC6, spiega una nota è così il primo supercomputer in assoluto in Europa, primo al mondo fra i supercomputer a uso industriale e unico sistema non-USA tra i primi 5 al mondo.
"L'avvio di HPC6 rappresenta una tappa fondamentale nella strategia di decarbonizzazione di Eni", che impiega da anni il supercalcolo "per ottimizzare l'operatività degli impianti industriali, migliorare l'accuratezza degli studi geologici e fluidodinamici per lo stoccaggio della CO2, per sviluppare batterie più performanti, per ottimizzare la filiera dei biocarburanti e per sviluppare materiali innovativi per applicazioni nei settori della bio-chimica e infine anche per simulare il comportamento del plasma nella fusione a confinamento magnetico.
La straordinaria potenza di calcolo di HPC6 supporterà un'ulteriore fase di accelerazione del processo di trasformazione di Eni per individuare soluzioni innovative, scalabili ed economicamente sostenibili e accelerare lo sviluppo dei nuovi business ad alto potenziale legati alla transizione energetica. "L'innovazione e il costante miglioramento delle tecnologie sono fondamentali per mantenere e rafforzare la leadership di Eni nella transizione energetica. I progressi tecnologici ci consentono un uso più efficiente dell'energia riducendo le emissioni e favorendo lo sviluppo di nuove soluzioni energetiche", ha detto l'amministratore delegato di Eni, Claudio Descalzi. "Abbiamo integrato il supercalcolo lungo tutta la filiera dei nostri business trasformandolo in una leva imprescindibile per il raggiungimento di Net Zero e per la stessa creazione di valore. Eni ha sviluppato un patrimonio unico di conoscenze tecnologiche e di programmazione che ci danno un vantaggio competitivo a livello internazionale e che supportano la velocità della nostra trasformazione e nel contempo la nostra crescita".
HPC6 è installato in un'area dedicata nel Green Data Center di Eni, che rappresenta uno dei centri di calcolo con la più alta efficienza energetica e tra i migliori per contenimento dell'impronta carbonica in Europa e fin dalla sua progettazione, ha avuto come obiettivo primario non solo l'efficienza operativa, ma anche la minimizzazione dell'impatto ambientale, inserendo una sempre maggiore sostenibilità al centro della sua missione. Il Green Data Center di Eni, si legge ancora nella nota, consente all'azienda di unire tra loro competenze, tecnologie e diversi settori di business al servizio della transizione energetica in un centro all'avanguardia a livello internazionale da un punto di vista energetico presso Ferrera Erbognone, vicino Milano.
Eni accende il nuovo sistema di super calcolo Hpc6 (High Performance Computing - Hpc) in grado di svolgere oltre 600 milioni di miliardi di operazioni matematiche complesse al secondo. Per potenza di calcolo si colloca al quinto posto assoluto, della nuova classifica mondiale Top 500 aggiornata al 18 novembre 2024, unico non statunitense presente tra i primo cinque. È inoltre il primo in Europa e il primo al mondo fra i supercomputer a uso industriale. Per Eni, l’avvio di Hpc6 rappresenta una tappa fondamentale nella strategia di decarbonizzazione.
Oltre che a rafforzare le sinergie con le società satellite, come Plenitude, Enilive e la futura newco della Co2, Eni starebbe pensando a come sfruttare al massimo l’asset: tra le ipotesi c’è quella di «metterlo a disposizione anche di nuove collaborazioni», dal momento che rappresenta «un fattore rilevante di valore». Il potenziamento del nuovo super calcolatore era stato avviato a gennaio 2024.
Il ceo Descalzi: "Il supercalcolo è una leva per il traguardo Net Zero"
Per l’amministratore delegato di Eni Claudio Descalzi «i progressi tecnologici ci consentono un uso più efficiente dell'energia riducendo le emissioni e favorendo lo sviluppo di nuove soluzioni energetiche. Abbiamo integrato il supercalcolo lungo tutta la filiera dei nostri business, trasformandolo in una leva imprescindibile per il raggiungimento di Net Zero e per la stessa creazione di valore». Nei piani del gruppo, la straordinaria potenza di calcolo di Hpc6 dovrà supportare un’ulteriore fase di accelerazione del processo di trasformazione e accelerare lo sviluppo dei nuovi business ad alto potenziale legati alla transizione energetica».
Eni impiega già da anni il supercalcolo nel Green Data Center di Ferrera Erbognone (Milano) per ottimizzare l'operatività degli impianti industriali, migliorare l’accuratezza degli studi geologici e fluidodinamici per lo stoccaggio della Co2, sviluppare batterie più performanti, ottimizzare la filiera dei biocarburanti e sviluppare materiali innovativi per applicazioni nei settori della bio-chimica, oltre che per simulare il comportamento del plasma nella fusione a confinamento magnetico.