Eni, Plenitude macina utili e fa gola a tanti. Profitti in crescita del 70%, caccia a un socio

I conti della controllata green e retail di Eni

di Redazione Economia
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Eni, Plenitude chiude un primo semestre da record: i conti

Plenitude, la controllata di Eni del green e retail macina utili, ha chiuso il primo semestre con numeri da record: profitti in crescita del 170% a 200 milioni. Buone notizie per il valore finanziario del gruppo, visto che - in base a quanto risulta a Milano Finanza - l'ad di Eni, Claudio Descalzi, ha confermato la possibilità di vendere una seconda tranche della società prima della sua quotazione in borsa. Questa eventuale cessione sarebbe rivolta a un investitore diverso da Eip, che già detiene una partecipazione del 7,6% grazie a un aumento di capitale di 588 milioni di euro. L’aspetto più evidente della crescita di Plenitude è il netto miglioramento dell’utile netto, passato da 120 milioni di euro nel primo semestre 2023 a 200 milioni di euro nello stesso periodo del 2024, con un incremento del 70%.

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La previsione per la fine dell’anno è di circa 250 milioni di euro, rispetto ai 220 milioni di euro del 2023. Plenitude - prosegue Milano Finanza - ha registrato un utile operativo proforma adjusted di 391 milioni di euro, in aumento del 48% rispetto al primo semestre 2023. Questo risultato è stato possibile grazie all’aumento dei margini nel settore retail in Italia, favorito anche dalla minore volatilità del mercato delle materie prime, oltre al recupero della competitività sui mercati internazionali e all’espansione della capacità installata da fonti rinnovabili, che ha portato a un incremento dei volumi di produzione.

L'ebitda proforma adjusted ha raggiunto i 609 milioni di euro, segnando un aumento del 30% rispetto al primo semestre 2023, con una previsione di arrivare a un miliardo di euro entro fine anno e a 2 miliardi nel 2027. L’utile netto adjusted, calcolato combinando i settori Enilive e Plenitude, è stato di 431 milioni di euro, in crescita dell’8% rispetto allo stesso periodo del 2023. Bene anche il retail: potrebbe raggiungere un ebitda di 800 milioni di euro per l’intero anno.