Eni e Total scoprono un maxi-giacimento di gas al largo di Cipro
Il bacino potrebbe avere una capacità di 2,5 trilioni di piedi cubi con un significativo potenziale aggiuntivo
Eni e Total scoprono un giacimento di gas al largo di Cipro
Eni annuncia una importante scoperta di gas con il pozzo Cronos-1, nel blocco 6, a circa 160 chilometri al largo di Cipro, in una profondità d’acqua di 2.287 metri. Il blocco è operato da Eni Cyprus con una quota del 50%. TotalEnergies è partner con il restante 50%. Le stime preliminari indicano circa 2,5 trilioni di piedi cubi di gas in posto, con un significativo potenziale aggiuntivo che verrà valutato con un ulteriore pozzo esplorativo. Il pozzo ha incontrato un’importante colonna di gas in una sequenza di roccia serbatoio carbonatica con proprietà da discrete ad eccellenti.
Il pozzo Cronos-1 è il quarto pozzo esplorativo perforato da Eni Cyprus e il secondo nel blocco 6, dopo la scoperta a gas di Calypso-1 nel 2018. La scoperta di Cronos-1 crea le condizioni per portare a sviluppo ulteriori potenziali volumi di gas nella regione e rappresenta una delle azioni conseguite da Eni a supporto della fornitura di ulteriore gas all'Europa. Questa scoperta, si legge in una nota, conferma l'efficacia della strategia esplorativa di Eni, volta a creare valore attraverso la profonda conoscenza dei bacini geologici e l'applicazione di tecnologie geofisiche proprietarie. Eni è presente a Cipro dal 2013. La società opera i blocchi 2, 3, 6, 8 e 9, e detiene partecipazioni nei blocchi 7 e 11 operati da TotalEnergies.
Starace: "Intervenire contro i prezzi ingiustificati"
"Tutti i governi europei, così come quello italiano, stanno cercando di mitigare il prezzo dell'energia che è destinato nel breve a funzionare, ma purtroppo la crisi energetica si protrarrà più a lungo e quindi bisogna andare direttamente alla causa che genera questa situazione, ovvero l'ingiustificato prezzo della materia prima gas. E' fondamentale per mettere in sicurezza il sistema economico europeo". Lo sottolinea l'Ad di Enel, Francesco Starace, in collegamento con il Meeting di Rimini.
Prezzo del gas alle stelle, Italia avanti con gli stoccaggi
Dopo un'apertura intorno ai 266 euro, il gas all'hub olandese Ttf ha registrato un forte rialzo toccando un picco oltre i 292 euro, in crescita del 19,223%. Intanto, continuano a crescere gli stoccaggi di gas in Italia. Secondo i dati Gie, al 18 agosto, il livello di riempimento ha superato il 78%, attestandosi al 78,9%. Per quanto riguarda i principali paesi europei, in Germania, che ha la maggior capacità di stoccaggio in Europa davanti all'Italia, il livello di riempimento degli stoccaggi è attualmente del 78,46%. In Francia si attesta all'87,92%. Nei paesi in cui la capacità di stoccaggio è minore, come in Portogallo che ha 0,3 miliardi di metri cubi di capacità, il livello di riempimento degli stoccaggi è al 100%. In Spagna è all'81,92%. In Polonia, che ha una capacità di stoccaggio di 1/5 rispetto a quella italiana, il livello di riempimento degli stoccaggi è al 99,13%.
Tabarelli: "Prepariamoci a vedere altri picchi massimi"
"Prepariamoci a vedere altri picchi massimi". Ad affermarlo all'Adnkronos è il presidente di Nomisma Energia, Davide Tabarelli commentando l'andamento del prezzo del gas che all'hub olandese ha superato i 292 euro a megawattora. Questi andamenti dei prezzi, comunque, osserva, "testimoniano dell'assurdità del sistema. Bisogna intervenire e fare chiudere questa follia di mercato. Su questo tema c'è un'assenza della politica che non interviene. Servirebbe un intervento coraggioso e capace".
Il tetto al prezzo del gas a livello europea, sottolinea Tabarelli, "doveva essere realizzato tanto tempo fa. L'Italia lo chiede da ottobre quando il prezzo del gas era intorno a 80 euro. Ora è più che triplicato". I tempi della Commissione Ue, osserva, "sono molto lenti. Bisogna mettere d'accordo 27 paesi e ci sono paesi come Olanda e in parte la Germania che stanno ostacolando questa misura".
Comunque, sottolinea, "ci dobbiamo preparare a vedere altri picchi massimi. Non possiamo fare a meno del riscaldamento, e dunque per quel bene siamo disposti a pagare non 250 euro bensì anche 800 euro. E i mercati, ovviamente, tengono questo in considerazione. La domanda di quel bene è inevitabile perché non se ne può fare a meno". Una speranza che non è una speranza è che arrivi la recessione che porterebbe una distruzione della domanda". Questo inverno, aggiunge, "la situazione rischia di essere pessima" e "probabilmente non eviteremmo un razionamento".
L'importante scoperta di gas al largo di Cipro da parte dell'Eni "è una buona notizia visto che attualmente siamo alle prese con un'emergenza. Questa scoperta ci fa coltivare qualche speranza per il futuro. Anche in Italia di gas - osserva Tabarelli - ci sarebbe tantissimo gas. Nell'Adriaco e nel Mediterraneo, in particolare al largo della Sicilia. Se utilizzassimo le stesse tecniche di ricerche applicate ad esempio a Cipro in Italia potremmo triplicare le riserve in Italia. La scoperta al largo di Cipro, nel contesto attuale, sottolinea Tabarelli, "è un elemento positivo ma non risolutivo. Continueremo ad aver problemi per 2-3 anni".