Esselunga, il caso Toti non turba Marina Caprotti. Dividendi, intascati 50mln
La presidente ed erede della catena di supermercati, insieme alla madre, ha staccato un cedolino di ben 49,4 milioni di euro dalla holding Superit
Esselunga, l'erede e presidente Marina Caprotti stacca una cedola da 50 milioni di euro
Il coinvolgimento di Francesco Moncada di Paternò, marito di Marina Sylvia Caprotti presidente di Esselunga, nella Tangentopoli ligure, non turba le tasche della consorte e della madre Giuliana Albera, vedova di Bernardo Caprotti.
Qualche giorno fa, infatti, presieduta proprio dalla Albera s’è svolta l’assemblea dei soci di Superit, che controlla Esselunga al 100% e di cui sono azioniste paritetiche madre e figli tramite intestazione fiduciaria.
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La riunione è servita per approvare il bilancio 2023 che nella sua parte ordinaria s’è chiuso con una lieve perdita di 18mila euro rispetto all’utile di 14,7 milioni del precedente esercizio. Il mini rosso è dovuto al mancato dividendo proveniente da Esselunga, che invece nel 2022 era stato di 15 milioni. Superit è comunque solidissima tenuto conto che dispone di un patrimonio netto di 701,7 milioni.
E così nonostante il mancato utile la vedova Caprotti e la figlia, anche a fronte dei 118,6 milioni di utile del bilancio consolidato 2023, hanno deciso di intascare un dividendo di 49,4 milioni. La super cedola è stata attinta per 1,05 milioni dalla riserva versamenti in conto capitale (così azzerata), per 14 milioni dalla riserva utili portati a nuovo (anch’essa azzerata) e per i restanti 34,3 milioni dalla riserva da sovrapprezzo.