L'eurodrone pronto a spiccare il volo: all'italiana Leonardo il 25% dei fondi

Si avvicina il decollo del drone europeo per la difesa, targato Germania, Francia, Spagna e Italia, con lo sblocco dei primi 100 mln di fondi su 7 mld in campo

Economia
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“Eurodrone” o “male Rpas”: è quasi pronto al decollo il drone europeo ideato per la sorveglianza e la difesa comunitaria. Un progetto militare nato grazie alla collaborazione industriale e politica di quattro Paesi Ue: Germania, Francia, Italia e Spagna. Oggi, secondo quanto si apprende dal Sole 24 Ore, ci sarà la firma del contratto dello sblocco dei primi fondi di finanziamento da parte della Commissione europea. Una somma che, secondo fonti autorevoli di Bruxelles, riporta il Sole 24 Ore, sarebbe di 100 milioni di euro su oltre 7 miliardi in campo. In prima linea ci saranno la Germania con Airbus Defence and Space, che rappresenta anche la Spagna, con i partner Leonardo-Finmeccanica e la francese Dassault

L'accordo segnerebbe così un passo decisivo per il progetto che ha già accumulato almeno cinque anni di ritardo, a causa delle forti discussioni tra Stati Uniti e industrie europee. L'entrata in servizio è stata infatti rimandata dal 2025 al 2030. In ogni caso, nonostante non sia ancora stati definiti molti aspetti del progetto, come la ripartizione delle quote del lavoro fra i Paesi Ue, l'Italia con Leonardo capofila, si aspetta di poter giocare un ruolo chiave, ricevendo almeno il 25% delle quote di lavoro industriale. Entrando nel dettaglio del progetto, il velivolo concepito per la media altitudine e lunga autonomia, avrà due motori turboelica. Infine, l'obiettivo europeo è chiaro: creare una capacità autonoma nei velivoli a pilotaggio remoto, per affrancarsi dalla superiorità tecnologica di Stati Uniti e Israele.