Evergrande crolla in Borsa: ai minimi dal 2010. Ipotesi piano con creditori

Il secondo maggior costruttore edile cinese affonda ancora nel listino di Hong Kong

Economia
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Continua l'incubo Evergrande, crollo alla Borsa di Hong Kong. E il colosso tira giù anche gli altri player del settore

Evergrande continua la propria caduta all'interno della Borsa di Hong Kong. Il colosso del mattone cinese affonda alla Borsa cinese, cedendo il 13,78% a 1,94 dollari di Hong Kong, ai minimi storici degli ultimi 11 anni. Il secondo sviluppatore immobiliare cinese, con oltre 300 miliardi di dollari di debiti, ha reso noto venerdì di voler "lavorare attivamente" coi creditori offshore su un piano di ristrutturazione, aggiungendo che non vi era alcuna garanzia sui fondi sufficienti per far fronte ai suoi obblighi.

La mossa aveva provocato la convocazione del presidente Hui Ka Yan (o Xu Jiayin in cantonese) da parte del governo del Guangdong che aveva concordato, su richiesta della compagnia, di inviare un gruppo di lavoro per supervisionare la gestione del rischio.

Crisi Evergrande, guai anche per Sunshine 100: "buco" su un prestito da 170 mln

Ma non è tutto. La crisi Evergrande trascina verso il basso anche gli altri player del settore. Sunshine 100, compagnia cinese attiva nel settore del real estate, ha avvertito di non essere "in grado" di rimborsare un prestito, poiché il settore immobiliare è scosso dal caso di Evergrande.

Sunshine 100 non è uno dei principali attori in Cina, ma le sue difficoltà mettono in luce le preoccupazioni per il settore immobiliare, chiave per la crescita della seconda economia mondiale dopo gli Stati Uniti d'America. In un comunicato inviato oggi alla Borsa di Hong Kong, Sunshine 100 ha affermato, appunto, di non essere stato in grado di onorare un rimborso di 170 milioni di dollari (150,6 milioni di euro) scaduto il giorno prima, oltre agli interessi.