Evergrande, si rischia caso Lehman Brothers? “Nessun supporto da Pechino”

Secondo l'agenzia di rating Standard & Poor's Global Pechino interverrebbe solo in caso di contagio su altri gruppi immobiliari e di "rischi sistemici"

Economia
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Evergrande, nessun supporto da Pechino anche se gli effetti di una crisi sono "gestibili" 

"Il governo cinese non fornirà nessun supporto diretto a Evergrande". Anche se gli effetti di una crisi sono "gestibili", anche in caso di default. Secondo l'agenzia di rating Standard & Poor's Global Ratings Pechino non tenderà la mano al colosso immobiliare cinese che da giorni tiene col fiato sospeso migliaia di investitori. Secondo l'agenzia il governo interverrebbe solo in caso di contagio su altri gruppi immobiliari e di "rischi sistemici all'economia" cinese. "Il fallimento della sola Evergrande è improbabile che possa produrre un simile scenario".

Nel giudizio, l'agenzia di rating ritiene "gestibili" gli effetti negativi della crisi di Evergrande, sommersa da 305 miliardi di dollari di debiti, "persino in uno scenario di default". Il settore bancario cinese, secondo quanto ritiene S&P, "può smaltire un default di Evergrande senza significativi disagi, anche se siamo coscienti di potenziali effetti domino". Intanto però, la crisi di Evergrande ha messo paura sui mercati globali che vedono avvicinarsi il default del gruppo. A Hong Kong il titolo continua la sua discesa.


Nel frattempo, Evergrande mostra fiducia nel futuro, affermando che "uscirà dal momento più buio" della sua storia. L'annuncio arriva direttamente da una lettera del presidente Hui Ka Yan, noto anche come Xu Jiayin. Nella lettera, riportata dai media locali, Xu assicura che Evergrande, schiacciato da oltre 300 miliardi di dollari di debiti, e con gli interessi sui prestiti bancari in scadenza oggi, porterà a termine i progetti in corso e adempirà alle proprie responsabilità verso gli acquirenti, gli investitori, i partner e le istituzioni finanziarie.