Ex Ilva, pronta l'acquisizione: in lizza anche due investitori italiani

Manifestazioni d'interesse entro il 20 settembre. Obiettivi: sviluppare la produzione siderurgica in Italia, ridurre le emissioni di CO2 e decarbonizzare i processi produttivi

Tags:
Ex Ilva Taranto
Economia

Ex Ilva in vendita, sei i potenziali investitori

"Parte ufficialmente la corsa per rilevare l'Ex Ilva. Il ministro delle Imprese e del made in Italy, Adolfo Urso, ha autorizzato la pubblicazione del bando per la presentazione di manifestazioni di interesse. L'Avviso, consultato in anteprima dal Sole 24 Ore online, prevede che la procedura resti aperta fino al 20 settembre e contiene un vincolo di due anni per il mantenimento dei livelli occupazionali che saranno contenuti nell'offerta". È quanto scrive proprio Il Sole 24 Ore di oggi.

"In lizza, dopo una serie di sopralluoghi esplorativi nei vari impianti di Acciaierie d'Italia (AdI), dovrebbero esserci al momento sei potenziali investitori: il gruppo ucraino Metinvest, i due gruppi indiani Vulcan Steel di Jindal e Steel Mont, il canadese Stelco e due soggetti italiani: Marcegaglia e Sideralba, che hanno visitato gli impianti di Genova e Novi Ligure (il primo) e quello della controllata AdI Tubiforma (il secondo). Sullo sfondo resta sempre il possibile interesse di un altro player italiano, Arvedi, che potrebbe entrare in corsa. (…)", prosegue il quotidiano.

LEGGI ANCHE: Ex Ilva, accordo nel cuore della notte: Cig per 4.050 addetti. In arrivo 600 milioni per la ripartenza

"Nelle premesse, si sottolinea che il ministero delle Imprese e del made in Italy 'ha posto come tema centrale delle politiche industriali dei prossimi anni la riqualificazione ambientale ed economica dell'industria siderurgica italiana, in sinergia con tutti gli attori istituzionali coinvolti ed in ascolto delle esigenze delle maestranze, delle loro rappresentanze e dei cittadini'. Si fa poi riferimento al programma industriale preparato dai commissari straordinari di AdI (Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta, Davide Tabarelli). Tra gli scopi della procedura di vendita vengono menzionati lo sviluppo della produzione siderurgica in Italia; l'attuazione della decarbonizzazione; la tutela dei livelli occupazionali, ponendo le basi per una riduzione significativa a regime del ricorso ad ammortizzatori sociali rispetto alla situazione attuale; forme di compensazione in favore delle comunità locali; la continuità dei complessi aziendali. Di qui la preferenza espressa dai commissari a un 'trasferimento unitario' di tutti i beni e rapporti giuridici del complesso aziendale. (…)

La manifestazione dovrà, tra le altre cose, contenere una specifica illustrazione delle motivazioni strategiche ed economiche alla base dell'interesse e delle linee guida del piano industriale. Ma anche il riferimento al piano ambientale e l'espresso impegno a proseguire le attività per almeno un biennio mantenendo i livelli occupazionali che saranno individuati nella documentazione relativa all'operazione. (…) Ai soggetti che avranno manifestato interesse, sarà consentito, a discrezione dei commissari, di partecipare alle fasi successive. (…) La valutazione avverrà sulla base di nove parametri e criteri: perimetro dell'operazione; piano ambientale e di decarbonizzazione; numero di dipendenti e numero di anni dell'impegno a mantenerli; compensazioni per le comunità locali; piano industriale; prezzo offerto; affidabilità dell'offerente; modifiche richieste dall'offerente rispetto allo scopo della procedura; grado di certezza circa il perfezionamento dell'operazione", ha concluso il quotidiano.