Ex Ilva, arriva l'accelerata per la cessione. Servono 1,5 mld ma bisogna garantire gli assetti occupazionali per 2 anni

Il gruppo Marcegaglia pronto alla manifestazione d’interesse. In lizza la canadese Stelco, due colossi indiani e gli ucraini di Metinvest

di Redazione Economia
Ex Ilva Taranto
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Ex Ilva, ecco tutte le aziende interessate: il bando per manifestare interesse scade il 20 settembre

Il tempo stringe, entro il 20 settembre tutte le aziende interessate all'ex Ilva dovranno manifestare il proprio interesse. Intanto per l'acciaieria di Taranto messa in vendita dal governo c'è già anche una stima sul suo possibile valore. La cifra è ricavata dall'ultima relazione dei commissari dello stabilimento: Giovanni Fiori, Giancarlo Quaranta e Davide Tabarelli. Si ritiene "che il valore di cessione dell’azienda" possa attestarsi attorno a un miliardo e mezzo di euro "inclusivo del valore di cessione del magazzino". I commissari - riporta Il Messaggero - mettono a verbale una cifra che, con ogni probabilità, farà da base di partenza nella gara per aggiudicarsi il polo siderurgico. Vincerà la gara chi garantirà per 2 anni il mantenimento degli assetti occupazionali.

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In lizza, dopo una serie di sopralluoghi esplorativi effettuati nei vari impianti di Acciaierie d’Italia, ci sono al momento sei potenziali investitori: il gruppo ucraino Metinvest, i due gruppi indiani Vulcan Steel di Jindal e Steel Mont, il canadese Stelco ma anche - prosegue Il Messaggero - due soggetti italiani: Marcegaglia e Sideralba. Proprio il gruppo Marcegaglia starebbe sul punto di presentare la propria manifestazione d’interesse. La vera partita per l’acquisto dell’ex Ilva si giocherà ad ottobre quando le manifestazioni d’interesse si trasformeranno in offerte concrete. Non è escluso che in corso d’opera possano formarsi anche delle cordate tra imprenditori. Resta da capire se i gruppi interessati punteranno ad acquisire tutto il patrimonio o una parte di esso. Ad augurarsi che diversi attori si facciano avanti è stato il ministro alle Imprese e al Made in Italy, Adolfo Urso. "In pochi mesi dal commissariamento – ha fatto presente il ministro – abbiamo elaborato un piano di ripristino e di rilancio produttivo oltre a definire le modalità della gara già avviata".

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