Ex Ilva, il governo convoca i sindacati. Morselli: "Debito meno di 700 mln"
Le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici sono state convocate dal governo lunedì 19 febbraio alle ore 18,15 per discutere della vertenza ex-Ilva
Palazzo Chigi ha convocato i sindacati sul dossier ex Ilva. Morselli: "Debito vero poco meno di 700 milioni"
E' stata convocata per il 19 febbraio, alle ore 18,15, la riunione sull'ex Ilva. Il governo ha invitato alla sala Monumentale di largo Chigi le organizzazioni sindacali Fim, Fiom, Uilm, Usb e UglM.
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Intanto l'a.d di Acciaierie d'Italia, Lucia Morselli, in audizione presso la commissione Industria del Senato ha dichiarato: "Sulla stampa si parla di 3,1 miliardi di debiti. La composizione negoziata non è del gruppo, ma su una delle sue società, ovvero quella operativa. Questo debito di cui si parla è in massima parte intercompany, verso la società capogruppo, per circa un miliardo. Poi c'è un miliardo circa di debito che dovremmo pagare nel caso in cui dovessimo comprare gli impianti. Di fatto il debito vero di questa società è un po' meno di 700 milioni di cui scaduto solo la metà. Solo il 18% di questi 3 miliardi è debito scaduto".
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Aepi 'l'economia di Taranto collassa, estendere le tutele' Confederazione scrive a relatore legge ex Ilva
"Ci sono tante imprese e tantissimi lavoratori che non saranno ricompresi nelle tutele previste dal decreto legge in fase di conversione al Senato. Aziende con un fatturato nei confronti di AdI inferiore al limite fissato, ma indirettamente coinvolti nella filiera tramite commesse dell'indotto. Un meccanismo a cascata che, se non corretto, escluderà queste imprese e i lavoratori dalle misure contenute nel decreto. Un rischio che può essere scongiurato allargando la platea dei beneficiari delle tutele".
Lo riferisce in una nota Mino Dinoi, presidente di Aepi-Confederazione associazioni europee di professionisti e imprese, annunciando di aver inoltrato al relatore del disegno di legge, il senatore Salvo Pogliese, una proposta di subemendamento finalizzata ad allargare i confini degli aiuti previsti.
Il presidente provinciale di Aepi Taranto, Michele Montemurro, spiega i punti inseriti nella proposta, che saranno dettagliati in un imminente incontro: "estendere gli aiuti anche alle imprese a capitalizzazione media, allargare la platea delle imprese ricomprese nell'indotto coinvolgendo anche quelle indirettamente legate all'ex Ilva, individuare soggetti tenuti all'acquisto di crediti riconosciuti alle imprese dell'indotto, estendere il periodo di integrazione salariale riconosciuto ai lavoratori delle imprese dell'indotto". "Confidiamo che il governo - conclude Montemurro - comprenda l'eccezionalità della situazione e raccolga la nostra segnalazione, in gioco c'è la tenuta del tessuto economico tarantino".