Ex-Ilva, dal governo 150 milioni presi dal "tesoretto" dei Riva

L'impianto di Taranto opera con un solo altoforno su tre disponibili, con un utilizzo al 70% delle sue capacità e una produzione di solo 4.000-4.500 tonnellate

di Redazione Economia
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Ex-Ilva, dal governo 150 milioni presi dal "tesoretto" dei Riva

Le prime risorse per Acciaierie d'Italia sono arrivate un mese dopo che la società è entrata in amministrazione straordinaria. Si tratta di 150 milioni di euro, come annunciato nel doppio incontro tenutosi ieri sera a Palazzo Chigi, dove il Governo ha incontrato prima i sindacati e successivamente le associazioni imprenditoriali. I fondi saranno trasferiti ad Acciaierie oggi stesso. Tra i partecipanti agli incontri c'erano il sottosegretario alla presidenza Mantovano, i ministri Urso (Imprese), Calderone (Lavoro) e Giorgetti (Economia), collegato via video. Questo è quanto riporta Il Sole 24 Ore.

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I 150 milioni rappresentano un primo stanziamento. Il Governo ha inoltre annunciato che è in fase di preparazione un decreto interministeriale per un prestito ponte di 320 milioni di euro destinato ad Acciaierie, la cui approvazione definitiva da parte dell'Unione Europea è attesa nelle prossime settimane. Inoltre, nel recente decreto PNRR è previsto che "per garantire la continuità operativa degli stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale e la salvaguardia dell'ambiente, della salute e della sicurezza dei lavoratori, l'amministrazione straordinaria di Riva trasferirà all'amministrazione straordinaria di Acciaierie d'Italia somme fino a un massimo di 150 milioni di euro". Questi fondi provengono dal patrimonio costituito da un miliardo di euro riportato in Italia anni fa dai Riva, utilizzati per bonifiche e interventi ambientali prima da ArcelorMittal e poi da Acciaierie d'Italia.

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I 150 milioni consentiranno ad Acciaierie d'Italia di affrontare i primi interventi urgenti. Attualmente, l'impianto di Taranto opera con un solo altoforno su tre disponibili, con un utilizzo al 70% delle sue capacità e una produzione di solo 4.000-4.500 tonnellate di ghisa al giorno. Saranno necessari almeno 6-7 mesi per ripristinare i due altiforni attualmente fermi, mentre l'amministrazione straordinaria prevede di completare l'analisi dello stabilimento entro metà aprile.

Intanto, il ministro Urso prevede di riunire i commissari delle due amministrazioni straordinarie questa settimana per allinearsi sul nuovo contratto di affitto. Il contratto attuale tra la gestione precedente di Acciaierie d'Italia e Riva scadrà alla fine di maggio, ma è improbabile che si proceda con la vendita degli asset come inizialmente previsto. Sarà necessaria un'estensione per consentire ai commissari di risanare gli impianti e riportare la società sul mercato. Infine, il Governo ha comunicato ai sindacati che i commissari di Acciaierie d'Italia presenteranno un piano industriale entro un mese.

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