Ex-Ilva, corsa a tre per prendersi l'acciaio di Taranto: ecco i nomi

In agenda i sopralluoghi di Vulcan Green Steel e Steel Mont all’acciaieria, seguiti dall’ucraina-olandese Metinvest

di Redazione Economia
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Ex-Ilva, iniziano le visite dei tre potenziali acquirenti. Acciaierie d'Italia pronta al rilancio

In questi giorni si sta delineando il futuro dell'ex Ilva. Un momento atteso e strategico per l'industria siderurgica italiana, che inizia da un rinnovo del suo management con le nomine di Benedetto Valli alla direzione dello stabilimento di Taranto e quella di Giampaolo Franchi per l'Information Technology. Parallelamente, come scrive La Stampa, sono partiti i sopralluoghi dei possibili investitori: in prima linea il tandem Vulcan Green Steel e Steel Mont, seguiti dalla prossima visita in Italia del gruppo Metinvest.

L'agenda è già piena per i prossimi giorni. La delegazione di Vulcan Green Steel e Steel Mont, composta da otto persone, ha in programma un tour che prevede tappe a Novi Ligure, Genova (nel sito di Cornigliano), e infine a Taranto, epicentro della siderurgia italiana. La prossima settimana è invece dedicata alla visita del gruppo Metinvest, produttore di ferro e acciaio con base in Ucraina, che inizierà il proprio sopralluogo dall'imponente sito di Taranto per proseguire verso gli stabilimenti del Nord Italia. Inoltre Metinvest è già coinvolto in un importante progetto a Piombino con oltre 2 miliardi di euro di investimento per un impianto green, da 1.500 posti di lavoro, con l’obiettivo di rilanciare il polo siderurgico toscano. 

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Anche se per ora Vulcan Green Steel, Steel Mont e Metinvest sono i soli attori confermati, non sono da escludere altri gruppi industriali. Infatti tra i potenziali pretendenti ci sarebbero anche, secondo indiscrezioni ricorrenti, il gruppo cremonese Arvedi e Marcegaglia. 

In ogni caso l'attenzione del governo, attraverso il ministro per le Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, rimane alta. L'obiettivo è chiaro: avviare il più presto possibile le procedure per trovare un partner con cui condividere e portare avanti il progetto di decarbonizzazione dello stabilimento di Taranto, passaggio ormai ineludibile vista la direzione presa dalle politiche Ue.