Ex Ilva, Mittal scopre le carte: vogliono 400 milioni per lasciare il loro 40%

Gli indiani pronti a lasciare l’Italia vendendo il loro 40% anche a prezzo di sconto

Economia

Mittal, la controfferta per lasciare in modo "pacifico" l'ex Ilva

Si avvicina il momento decisivo per l'ex Ilva in vista dell'ultimatum inviato dal governo per l'uscita degli indiani di ArcelorMittal che dovrebbe avvenire entro mercoledì 17 gennaio. "Come in una partita a poker, ora il gruppo indiano Mittal va a vedere le carte dell’avversario, per scoprire se c’è gioco o se è un bluff", scrive Repubblica.

Per escludere Mittal dall’azionariato occorre comprargli le quote e così è stata fatta trapelare l’idea che le due parti stiano cercando una soluzione consensuale, per evitare lunghi contenziosi legali. "Secondo questo schema", spiega Repubblica, "Invitalia con i soldi del Mef dovrebbe comprare il 40% di Acciaierie d’Italia che sarà in mano a Mittal dopo la conversione in capitale dei 680 milioni che lo Stato ha versato a inizio 2023".

E a questo punto, secondo quanto risulta a Repubblica da fonti vicine alle trattative, Adytia Mittal ha detto «vedo»: fateci una buona offerta e ce ne andiamo. "Il numero che ha in testa Mittal per il suo 40% è di circa 400 milioni, anche qualcosa di meno. Come viene fuori questa cifra? La base di riferimento è la valutazione della società fatta da Enrico Laghi e verificata da Kpmg alla fine del 2020, in occasione dell’ingresso di Invitalia. Il valore dell’equity a quella data era 1,050 miliardi". 

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