Ex-Ilva, no alla composizione negoziata. Morselli agli operai: "Stiamo uniti"

Il termine per rispondere alle richieste di Invitalia in merito all'amministrazione straordinaria è scaduto, e si ritiene che Invitalia avvierà la procedura

di Redazione Economia
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Ex-Ilva, no alla composizione negoziata. Morselli agli operai: "Stiamo uniti"

Il conflitto tra il governo e Acciaierie d'Italia, ex Ilva, si aggrava mentre l'indotto rischia di subirne le conseguenze. Secondo quanto riportato, la società guidata dall'amministratore delegato Lucia Morselli non ha risposto alle richieste di Invitalia riguardo alla sua situazione finanziaria e ai requisiti per l'amministrazione straordinaria. Inoltre, si è rifiutata di fornire a Sace le informazioni necessarie per il salvataggio delle imprese dell'indotto, come stabilito dal recente decreto ministeriale. Fonti vicine al Ministero delle Imprese denunciano un "forte disappunto" da parte del ministro Adolfo Urso per l'ostilità del socio privato.

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Il termine per rispondere alle richieste di Invitalia in merito all'amministrazione straordinaria è scaduto ieri, e si specula che Invitalia possa avviare la procedura a breve. Carlo Bonomi, presidente di Confindustria, ha sottolineato l'importanza di integrare il problema dell'indotto in una visione più ampia sulla politica industriale e la competitività nazionale. Anche il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, ha ribadito la necessità di considerare gli investimenti per le aree industriali nell'ex Ilva al fine di garantire sia la produzione di acciaio di qualità sia opportunità occupazionali aggiuntive.

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Nel frattempo, si scorge una difficile situazione per Acciaierie d'Italia anche in relazione alla composizione negoziata della crisi. L'azienda sembra essere riluttante a cooperare con Sace e Mediocredito Centrale per il salvataggio delle imprese dell'indotto, e il consultore indipendente, Cesare Giuseppe Meroni, ha evidenziato le difficoltà nell'ottenere un accordo tra le parti coinvolte nella ristrutturazione. Il rifiuto di Acciaierie d'Italia di accogliere le richieste di Invitalia per l'amministrazione straordinaria è stato respinto dal tribunale di Milano, e Meroni ha indicato che un accordo tra Invitalia e ArcelorMittal sembra al momento improbabile.

Nel frattempo, i dipendenti, preoccupati per la situazione, si sono rivolti all'amministratore delegato Morselli, che ha cercato di tranquillizzarli assicurando che l'azienda non vuole chiudere l'indotto e che è necessario trovare una soluzione comune. Morselli ha ribadito l'importanza di lavorare insieme per superare le difficoltà attuali.