Ex-Ilva verso la vendita? Slittano ancora i termini per presentare l'offerta

Qualora i termini fossero estesi a gennaio, è probabile che il completamento dell’operazione slitti all’estate prossima

di redazione economia
EX ILVA, MANIFESTAZIONE DI PROTESTA A TARANTO PER IL RISCHIO DI CHIUSURA
Economia

Ex Ilva, le offerte per la vendita slittano a gennaio

La deadline per la presentazione delle offerte vincolanti per l’acquisizione di Acciaierie d’Italia, inizialmente fissata al 30 novembre, potrebbe slittare al 10 gennaio 2024. L’indiscrezione, riportata da Milano Finanza, mette in luce, ancora una volta le difficoltà legate alla complessità del dossier e alla necessità, da parte delle aziende interessate, di ulteriore tempo per elaborare delle proposte adeguate. La decisione non sarebbe affatto una sorpresa per il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), ma rimane ancora appesa a un filo l'incognita sul futuro del polo siderurgico di Taranto.

Tra i quattordici player inizialmente coinvolti, la corsa si è ristretta a due: Vulcan Green Steel, controllata dal gruppo indiano Jindal, e gli azeri di Baku Steel Company. Sul fronte opposto, si registra il disimpegno di Metinvest, concentrata sul progetto di rilancio di Piombino, e di Stelco, ora sotto il controllo della statunitense Cleveland-Cliff.

I requisiti per l’acquisizione  

Il bando redatto dai commissari straordinari Giancarlo Quaranta, Giovanni Fiori e Davide Tabarelli pone cinque condizioni essenziali:  

1. Sviluppo della produzione siderurgica in Italia.  
2. Decarbonizzazione degli impianti.  
3. Tutela dei livelli occupazionali.  
4. Compensazioni per le comunità locali.  
5. Continuità aziendale con l’obiettivo di riportare la produzione ai massimi livelli.  

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Le offerte saranno inoltre valutate secondo criteri di affidabilità, credibilità del piano industriale e certezza dell’operazione. La stima preliminare del valore degli asset, inclusi i magazzini, è di circa 1,8 miliardi di euro.
Il posticipo della scadenza per le offerte comporta inevitabilmente un allungamento dell’intero processo. Come dichiarato dal ministro Adolfo Urso, dopo la presentazione delle offerte vincolanti seguirà una fase negoziale che dovrebbe concludersi entro marzo 2024. Tuttavia, qualora i termini fossero estesi a gennaio, è probabile che il completamento dell’operazione slitti all’estate prossima.

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