Expo 2030 e flop di Roma, nemmeno l'amica Albania. Il "sabotaggio" di Macron

La proposta italiana ha perso all’ultimo molti consensi. Così l'Europa guidata dalla Francia ha voltato le spalle al nostro Paese. Il retroscena

di Redazione Economia
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Expo 2030, lo zampino della Francia. L'effetto a catena dopo il sostegno esplicito di Macron a Riad

L'Italia ha nettamente perso, l'Expo del 2030 se lo è aggiudicata l'Arabia Saudita con Riad, un plebiscito (119 voti su 165). Roma è arrivata addirittura terza (17), dietro anche alla sudcoreana Busan (29). Una figuraccia a livello internazionale che parte da lontano. L’Europa dei Ventisette - si legge su Il Corriere della Sera - è mancata all’appello, se in tutto il mondo la candidatura di Roma ha raccolto solo 17 voti. Eppure l’Alto rappresentante per gli affari esteri dell’Ue, Josep Borrell, nel marzo scorso aveva assicurato che l’Europa avrebbe parlato con una voce sola, come prevede il suo incarico, promettendo di "mobilitare le delegazioni europee" in sostegno a Roma. Non è stato così, e la prima defezione largamente annunciata è stata quella della Francia, Paese influente non foss’altro perché il "Bureau International des Expositions" ha sede a Parigi.

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E qui - prosegue Il Corriere - sono venuti i capi di governo dei Paesi in lizza nella speranza di conquistare la designazione. La preferenza di Emmanuel Macron per Riad era stata da tempo espressa alla luce del sole: "Il presidente della Repubblica ha espresso il sostegno della Francia alla candidatura di Riad per accogliere l’Esposizione universale nel 2030", si leggeva nel sorprendente comunicato ufficiale dell’Eliseo dopo una delle tante visite del principe saudita Mohammed bin Salman a Parigi, nel lontano 28 luglio 2022. Quella mossa in teoria ha garantito a Riad un solo voto, in pratica l’endorsement precoce di Macron ha assecondato e rafforzato il tentativo — riuscito — dell’Arabia Saudita di porsi da subito come il candidato favorito, il Paese più determinato a vincere e dotato dei mezzi per dare corpo a questa volontà. Sulla carta fino a ieri mattina Roma contava su più di 50 voti, ma alla fine non ci ha votato neanche l'amica Albania.