Expo Dubai, per l'Italia uno slancio da 7 miliardi in 5 anni

L'Expo Dubai 2020, oltre a raccontare l'eccellenza del made in Italy, genererà entrate economiche per il Belpaese traducibili in 1,5 miliardi l'anno per 5 anni

Economia
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Expo, il Padiglione Italia è pronto: previsto un ritorno di circa 7 miliardi

“Un ritorno di 1,5 miliardi all’anno per 5 anni, dopo l’Expo, grazie a più export e a una maggiore attrazione di investimenti (500 milioni in più all’anno) e di turisti”. Questa la stima del Politecnico di Milano sulle potenziali entrate economiche dell’Italia generate dall’Expo di Dubai, in cartello dal prossimo 1° ottobre fino a marzo 2022.

L’Italia, dunque, aspetta di cavalcare l’onda Expo, il quale metterà in vetrina il meglio della progettualità e delle tecnologie nostrane. Saranno ben 15 le Regioni che daranno il proprio contributo (è la partecipazione più alta di sempre), e queste “non si limiteranno a fare marketing territoriale”, ma “sono presenti con le competenze del proprio territorio”.

Come riporta il Corriere, Paolo Glisenti, commissario generale dell’Italia all’Expo di Dubai, ha dichiarato: “Siamo pronti. Il nostro padiglione rappresenta in modo chiaro la svolta delle Expo universali: si parla di architettura narrativa, che racconta la storia del nostro Paese. Tre grandi scafi rovesciati, i cui colori simboleggiano il tricolore, fungono da tetto per il padiglione: questi rappresentano l’Italia in viaggio verso il nuovo”.

Un’altra interessante caratteristica: quello italiano, è l’unico padiglione a non avere impianto di condizionamento, ma è attrezzato con “un sistema di alghe e piante che assorbono la CO2 e rigenerano l’aria”, ha spiegato Glisenti.

Le pareti sono fatte con qualche chilometro di cordame che fa passare aria e vento. Per questo lo chiamiamo ‘il Padiglione che respira’. Ma non è tutto: è anche il Padiglione che emoziona. Infatti, è dotato di un sistema di illuminazione digitale che intercetta sia il numero di persone presenti che le loro tensioni emotive. Ma, dopo tutto, è anche un padiglione che si mangia: pareti e soffitti sono costruiti con bucce di arance e chicchi di caffè”.

“Infine”, conclude Glisenti, “il nostro è un padiglione che parla e che ascolta: è totalmente digitalizzato con un modello di 'partecipazione vera'. Queste quattro qualità sono il frutto del contributo tecnologico delle aziende italiane, grandi ma anche medie e piccole”.