Fed verso il taglio dei tassi: "Sforbiciata da mezzo punto? Così verrebbe giù il mercato statunitense"
Powell taglierà di 25 pb per un soft-landing dell'economia o di 50 rischiando di allarmare mercati e investitori? Parla Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione di Cfo Sim
Jerome Powell
La Fed si prepara alla maxi-riduzione dei tassi. Parla Tognoli: "Non serve un taglio di 50 punti base. Non ci sono le condizioni economiche per farlo"
Il giorno della Fed è finalmente arrivato. Dopo oltre quattro anni di attesa, la Federal Reserve di Jerome Powell è pronta ad annunciare il suo primo taglio dei tassi dal 2020, anno in cui la Banca centrale americana effettuò l'ultima sforbiciata in risposta alla crisi pandemica.
La Fed taglia i tassi di mezzo punto La Fed taglia i tassi di interesse di mezzo punto, portandoli in una forchetta fra il 4,75% e il 5,0%. Per la banca centrale americana è la prima riduzione del costo del denaro dal 2020. |
Ora Powell si prepara ad alleggerire il peso degli attuali tassi, che da luglio 2023 sono nella forchetta 5,25-5,5%, livelli record che non si vedevano da 23 anni. Una parte di analisti è quasi certa che la Fed annuncerà un taglio di 50 punti base, un'altra prevede un ridimensionamento più contenuto di 25 punti. Resta da vedere se la Federal Reserve riuscirà a "far uscire il coniglio dal cilindro", orchestrando il tanto agognato atterraggio morbido (soft-landing) per l'economia, oppure se il rischio di recessione resterà una minaccia concreta. Per fare chiarezza sulle possibili implicazioni sui mercati, affaritaliani.it ha intervistato Antonio Tognoli, Responsabile Macro Analisi e Comunicazione di Cfo Sim.
La Fed sta per ridurre i tassi d'interesse e non è chiaro se il taglio sarà di 25 o 50 punti base. Quali ripercussioni possiamo aspettarci in uno o nell'altro caso?
Il 100% dei trader si aspetta un taglio dei tassi: il 65% prevede 50 punti base, il 35% ne prevede 25. Il mercato sembra puntare sui 50, ma non credo che succederà. Perché? La Fed taglia i tassi quando c’è già una recessione o quando questa è alle porte. Qui invece si tratta di gestire un soft-landing dell’economia, non di spegnerla. Quindi, non si parla di tagliare per frenare una crisi, ma per far atterrare dolcemente una crescita già in corso.
Non serve un taglio di 50 punti base. La crescita non è così disastrosa: il Pil è salito del 3% nel secondo trimestre e si prevede un 2% per i prossimi due. Pertanto le condizioni per un taglio forte semplicemente non ci sono.
Ma è anche vero che il tasso di disoccupazione a luglio 2024 è salito al 4,3%. Qual è il vero stato di salute dell’economia americana?
Gli Stati Uniti stanno ancora facendo i conti con gli effetti dell'uragano Beryl e dello sciopero nel settore auto, quindi la situazione è destinata a stabilizzarsi. Tuttavia, il costo del lavoro e la crescita salariale non sono ancora compatibili con un'inflazione al 2%. Qui entra in gioco il doppio mandato della Fed : mantenere sotto controllo l'inflazione da un lato ed evitare il calo dell'occupazione dall'altro. Questi due obiettivi, per quanto difficili da conciliare, non sono attualmente in conflitto, ma stanno gradualmente tornando alla normalità. Questo è ben diverso dal dire che il mercato del lavoro è sotto pressione.
Cosa potrebbe accadere se ci fosse un allentamento della stretta monetaria di mezzo punto?
Se la Fed dovesse tagliare di 50 punti base, gli investitori la prenderebbero piuttosto male. Perché? Se il Pil è cresciuto del 3% nel secondo trimestre e le attese sono per una crescita intorno al 2%, un taglio così drastico significherebbe che l’economia sta andando molto peggio di quanto ci si aspettasse. E se l’economia va male, le imprese ne risentono. In questo scenario, i tassi di crescita degli utili che il mercato sta attualmente prezzando non rispecchierebbero più la realtà. Quindi, se dovesse tagliare di 50, secondo me, il mercato verrebbe giù, perché il segnale sarebbe chiaro: l’economia sta rallentando, e il rallentamento lo vivono in prima linea le imprese.
Se invece tagliano di 25 punti, c’è il rischio che si verifichi il classico scenario del "buy the rumor, sell the news". Funziona bene per i titoli: i mercati, già in attesa di un taglio di 25 punti, potrebbero reagire alla notizia alleggerendo le posizioni, salvo poi riprendersi una volta che ci sarà più spazio per i rendimenti. Un altro elemento cruciale sono le aspettative: entro la fine del 2025, si prevede un taglio complessivo di almeno 1,5 o 1,75 punti dai livelli attuali.
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Dopo che la Bce ha già effettuato due tagli, è probabile che anche la Bank of England e altre banche centrali seguiranno lo stesso percorso. Ma cosa significa per il mondo un taglio della Fed?
Un taglio della Fed influenzerebbe immediatamente il dollaro. Attualmente il dollaro si è rafforzato, ma con un taglio dei tassi dovrebbe indebolirsi un po'. Il rafforzamento recente è stato in gran parte causato dal fatto che la Bce ha già ridotto i tassi, mentre la Fed è rimasta ferma, portando a un aumento degli acquisti di dollari grazie ai rendimenti più alti. Un taglio della Fed ridurrebbe questo divario, allentando la pressione sul dollaro.