Federmeccanica, cresce la produzione (+2,1%) ma aziende risentono dei rincari

La federazione sindacale ha annunciato che, rispetto al trimestre precedente, l’attività produttiva metalmeccanica è migliorata del 2,1%

Economia
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Federmeccanica, la produzione cresce del 2,1% ma le aziende risentono dei rincari sulle materie prime

I segnali sono buoni. Il settore metalmeccanico nella prima metà dell’anno in corso "ha evidenziato significativi segnali di miglioramento, in linea con i progressi realizzati a partire dal mese di giugno dello scorso anno". É quanto emerge dalla 159esima indagine congiunturale di Federmeccanica. In particolare, secondo la “fotografia” scattata dal Consorzio, nei mesi più recenti si sono recuperati integralmente i volumi di produzione che si realizzavano prima dello scoppio della pandemia.

Nel trimestre aprile – giugno del 2021, infatti, l’attività produttiva metalmeccanica è migliorata del 2,1% rispetto al trimestre precedente dopo il +1,3% segnato nel primo; in termini tendenziali la crescita è stata pari al 47% ma, in questo caso, il confronto risente dei bassi livelli di produzione del mese di aprile 2020, caratterizzato da una diffusa interruzione delle attività produttive metalmeccaniche quale conseguenza del lockdown.

Nel confronto tra i livelli di produzione del secondo trimestre dell’anno in corso e quelli che si realizzavano immediatamente prima dello scoppio della pandemia (gennaio-febbraio 2020) si registra un progresso di circa 1 punto e mezzo percentuale. Il 93% delle imprese del settore metalmeccanico ha risentito del rincaro dei prezzi dei metalli e dei semilavorati in metallo utilizzati nei processi produttivi. Nella precedente rilevazione, era l'84% delle imprese a lamentare l'impatto del rincaro dei prezzi delle materie prime.    

Il 72% delle imprese ha, inoltre, dichiarato di avere difficoltà di approvvigionamento dei metalli e semilavorati, difficoltà dovute principalmente alla loro scarsità sul mercato e al significativo allungamento dei tempi di consegna. Tale situazione potrebbe determinare un’interruzione dell’attività produttiva nel 21% delle imprese intervistate rispetto al precedente 14%. Il 64% delle aziende ritiene, inoltre, che la tendenza rialzista dei prezzi potrebbe durare anche nei prossimi mesi.