Ferragamo affida il timone a Norsa. Ricavi a 523 mln, retail livelli pre covid
Nel primo semestre utile netto a 33 mln. Asia Pacifico primo mercato per ricavi
Michele Norsa assume la guida della gestione aziendale di Ferragamo. Il cda della maison ha conferito tutti i poteri di ordinaria amministrazione al vice presidente esecutivo a seguito della cessazione dell'incarico dell'attuale amministratore delegato Micaela le Divelec Lemmi. A seguito delle dimissioni, dell'ad Micaela le Divelec Lemmi e del consigliere indipendente e presidente del comitato remunerazioni e nomine, Marinella Soldi, il consiglio ha deliberato inoltre di rinviare a una successiva seduta la cooptazione dei nuovi consiglieri in sostituzione dei dimissionari.
Asia-Pacifico primo mercato per ricavi. Primo semestre 2021: +35,2%
Per il gruppo Ferragamo l'area Asia-Pacifico si riconferma il primo mercato in termini di ricavi, con un aumento del 35,2% (+34,0% a tassi di cambio costanti), rispetto al primo semestre 2020. I negozi diretti nella Greater China hanno registrato un incremento delle vendite del 45,0% rispetto al primo semestre dell'anno precedente a tassi di cambio costanti.
In particolare, i negozi diretti in Cina, nel primo semestre 2021, hanno registrato un aumento delle vendite del 47,4% a tassi di cambio costanti rispetto al primo semestre 2020, e i negozi diretti in Corea hanno riportato un solido incremento delle vendite nel primo semestre 2021 (+21,9% rispetto al primo semestre 2020 a tassi di cambio costanti). Il mercato giapponese nel primo semestre 2021 ha riportato un aumento dei ricavi del 13,4% (+18,2% a tassi di cambio costanti) con un andamento positivo nel secondo trimestre 2021 (+55,0% a cambi correnti e +66,9% a tassi di cambio costanti) rispetto al secondo trimestre 2020. L'intero continente asiatico rappresenta oltre il 50% delle vendite totali del Gruppo per il semestre. L'area Emea, ancora impattata dalle chiusure dei negozi e soprattutto dai limitati flussi turistici nel corso del primo semestre 2021, ha registrato un aumento dei ricavi del 22,2% (+20,5% a tassi di cambio costanti) rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, con un secondo trimestre positivo (+113% a tassi di cambio costanti) rispetto al secondo trimestre 2020.
L'area del Nord America ha registrato, nel corso del primo semestre 2021, un aumento dei ricavi pari al 103% (+122% a tassi di cambio costanti), rispetto allo stesso periodo dell'esercizio 2020. Nel secondo trimestre 2021 le vendite sono più che quintuplicate rispetto al secondo trimestre 2020. L'area del Centro e Sud America ha registrato nel primo semestre 2021 un aumento dei ricavi del 65,6% (+73,7% a tassi di cambio costanti), rispetto allo stesso periodo del 2020. Le vendite sono aumentate del 712%, passando dai 2 milioni di euro del secondo trimestre 2020 a 16 milioni di euro nel secondo trimestre 2021.
Nel primo semestre ricavi a 523 mln e utile netto a 33 mln
Il gruppo Ferragamo ha archiviato i primi sei mesi del 2021 con ricavi pari a 524 milioni di euro (+44,2% rispetto ai 363 milioni del primo semestre 2020, +46,2% a tassi di cambio costanti). I ricavi del secondo trimestre 2021 hanno registrato un aumento del 91,3% a tassi di cambio correnti (+90,5% a cambi costanti), rispetto allo stesso periodo del 2020. L'aumento del fatturato, spiega il gruppo, è stato realizzato nonostante il permanere, in alcuni Paesi, di blocchi o limitazioni alle attività commerciali con evidenti riflessi sul traffico internazionale, dovuti alla pandemia da Covid-19. Al 30 giugno 2021 Ferragamo operava con il 53% dei negozi a pieno regime. Quanto al risultato operativo lordo (Ebitda), è pari a 144 milioni di euro (rispetto ai 32 milioni di euro del primo semestre 2020) mentre l'Ebit si attesta a 66 milioni di euro (rispetto ai -72 milioni di euro del primo semestre 2020). L'utile netto del periodo è di 33 milioni di euro (rispetto ai -86 milioni di euro del primo semestre 2020) mentre la liquidità netta è di 205 milioni di euro (rispetto ai 58 milioni di euro di liquidità netta al 30 giugno 2020).
Vendite al retail luglio-agosto ai livelli pre covid
Nei mesi di luglio e agosto nei negozi diretti di Stati Uniti, in Cina, Corea del Sud e America Latina, rispetto allo stesso periodo del 2019, è proseguita la crescita sostenuta delle vendite. La performance retail globale risulta vicina ai livelli pre-Covid. Quanto alle categorie merceologiche, tutte le principali categorie di prodotto hanno registrato un significativo incremento del fatturato rispetto il primo semestre dell'esercizio 2020, con le calzature e la pelletteria che rappresentano rispettivamente il 43% ed il 45% del fatturato del semestre.
Al 30 giugno 2021 la rete distributiva Ferragamo, composta da un totale di 639 negozi, poteva contare su 398 punti vendita diretti (Dos) e 241 punti vendita monomarca operati da terzi (Tpos) nel canale wholesale e travel retail, nonché sulla presenza nei principali Department Stores e Specialty Stores multimarca di alto livello. Il canale distributivo retail ha registrato, al 30 giugno 2021, ricavi consolidati in aumento del 46,3% (+49,4% a tassi di cambio costanti). Nel solo secondo trimestre 2021 i ricavi retail sono saliti del 81,4% (+82,9% a tassi di cambio costanti), con quattro regioni (Greater China, Nord America, America Latina e Corea) che superano le performance di vendita pre-Covid.
Il canale e-commerce diretto continua a consolidare una solida crescita al 30 giugno 2021, con ricavi in aumento del 70,6% (+78,3% a tassi di cambio costanti). Nel secondo trimestre il canale e-commerce diretto è cresciuto del 65,8% a cambi costanti. Il canale wholesale ha riportato, alla stessa data, ricavi in aumento del 41,1% (+40,5% a tassi di cambio costanti).
Nel solo secondo trimestre 2021 i ricavi wholesale sono saliti del 134% (+122% a tassi di cambio costanti) rispetto al secondo trimestre 2020, sebbene ancora fortemente penalizzati dall'andamento del canale travel retail in conseguenza delle limitazioni al traffico internazionale a seguito della pandemia. Il gruppo ha confermato inoltre il miglioramento della performance dei mercati a più alta contribuzione.