Chiara Ferragni, regalo amaro per Natale: Fenice Srl cancellata dalle startup innovative. "Ha perso i requisiti"
La Fenice Srl, una delle società-chiave della galassia dell'influencer Chiara Ferragni, è stata cancellata d’ufficio dalla sezione speciale delle Pmi innovative
Chiara Ferragni
Ferragni, Fenice Srl cancellata dalle startup innovative. Il provvedimento d'ufficio deciso dalla Camera di Commercio
Regalo amaro di Natale per Chiara Ferragni: Fenice Srl, una delle società-chiave della galassia dell'influencer, è stata cancellata d’ufficio dalla sezione speciale delle Pmi innovative "per mancato deposito della dichiarazione di mantenimento del possesso dei requisiti" come si legge in una determina – visionata da Radiocor – della Camera di Commercio di Milano. L’azienda della Ferragni, è bene precisarlo, resta attiva e iscritta nella sezione ordinaria del registro delle imprese, ma non più nell’elenco speciale dedicato a quelle innovative.
I motivi? Entro 30 giorni dall'approvazione del bilancio, e comunque entro sette mesi dalla chiusura di ciascun esercizio, il rappresentante legale di queste particolari startup deve attestare ogni anno il mantenimento del possesso di determinati requisiti previsti dalla legge. Il mancato deposito della dichiarazione, com’è accaduto alla Fenice Srl, fa scattare la cancellazione dalla sezione speciale.
Che cosa comporta questa cancellazione? A rispondere, almeno in linea teorica, è la stessa Camera di Commercio milanese che, sul proprio sito web, spiega come le Pmi innovative, che devono rispondere a determinati requisiti, abbiano in cambio una serie di vantaggi e agevolazioni, tra cui "flessibilità nella gestione societaria", "piani di incentivazione in equity", "facilitazioni nel ripianamento delle perdite, nell'accesso al credito bancario" e "incentivi fiscali per gli investimenti". Ma "condizione fondamentale per poter beneficiare di tali vantaggi è che le imprese vengano iscritte nell'apposita sezione speciale" del registro.
Resta da capire come, e se, tutto questo possa eventualmente influire sul percorso di risanamento avviato dalla società di Ferragni, che per il rilancio della sua Fenice Srl – che ancora non ha depositato il bilancio 2023 dopo il caso del ‘pandoro-gate’ – si è di recente affidata al manager Claudio Calabi.
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