Ferrari fa marcia indietro, dopo il ddl capitali il Cavallino torna in Italia

La casa automobilistica del Cavallino ha sede legale in Olanda, ma starebbe valutando di tornare in Italia grazie al ddl capitali

di Redazione Economia
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Il Cavallino pensa ad un ritorno in Italia dopo il ddl capitali, ma Exor mantiene il voto maggiorato

Ferrari sta considerando un ritorno in Italia, guidata dalla prospettiva del nuovo ddl capitali. Attualmente situata in Olanda, la nota casa automobilistica del Cavallino negli ultimi giorni è al centro di un acceso dibattito alimentato dalle recenti tensioni tra il governo Meloni, il gruppo Stellantis e lo stesso Elkann

Secondo quanto riporta MilanoFinanza, rumori di corridoio suggeriscono che Ferrari (dal 2015 è stata rinomata Ferrari nv) stia ponderando il ritorno della sua sede legale in Italia. L'indiscrezione circola in realtà da diverse mesi ed già era stata lanciata da Stefano Cingolani del Foglio. Nonostante il Ceo della Ferrari, Benedetto Vigna, avesse precedentemente negato qualsiasi piano di rientro in Italia, dati i recenti nuovi sviluppi, in particolare l'acuirsi delle tensioni tra il governo e John Elkann e l'introduzione del nuovo disegno di legge sui capitali, la Ferrari potrebbe effettivamente riconsiderare il suo ritorno in patria. Riguardo al ddl, lo stesso Vigna aveva dichiarato che, in caso di approvazione, tutte le opzioni sarebbero state valutate dall'azienda automobilistica.

D'altronde, la Ferrari aveva trasferito la sede legale in Olanda nel 2013, non per evadere tasse, ma per proteggersi da scalate ostili al momento della quotazione in Borsa. Ora il ddl capitali permetterebbe di potenziare il voto maggiorato, una mossa simile a quella presente nei Paesi Bassi. Infatti il disegno di legge sui capitali consente alle società quotate in borsa di emettere azioni a voto plurimo, aumentando così il potere degli azionisti stabili. E proprio questo stesso fattore aveva spinto la Ferrari a trasferire la propria sede legale nei Paesi Bassi, come strategia difensiva contro possibili incursioni ostili. Pertanto, la presenza di un sistema che consenta a Exor, principale azionista del gruppo, di mantenere il medesimo regime previsto dalla normativa olandese, potrebbe garantire stabilità e rassicurazione durante un eventuale cambio di sede legale della Ferrari.

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