Ferrari, il Cavallino corre nonostante il Covid: l'utile 2021 balza a 883 mln

La casa di Maranello schiva pandemia e crisi dei chip e registra una crescita del 37%. Per il 2022 attesi ricavi per 4,8 mld di euro

Benedetto Vigna, amministratore delegato Ferrari 
Economia
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Ferrari, nel 2021 ricavi a 4,2 mld in crescita del 26% sul 2021 

Utile netto a 883 milioni, in crescita del 37% sul 2020, ricavi in aumento del 23% a 4,2 mld, Ebit in rialzo del 50% e previsioni 2022 più che ottimiste: il Cavallino di casa Maranello ha presentato i risulti preliminari consolidati relativi al quarto trimestre e dell’anno 2021, battendo la guidance su tutti i principali indicatori finanziari. Ferrari quindi corre nonostante il Covid e la crisi dei chip. Nel 2021 ha venduto 11.155 unità, in aumento del 22,3% rispetto al 2020 e del 10,1% rispetto al 2019.

Per quanto riguarda il quarto trimestre 2021, le consegne sono state di 2.949 unità in crescita del 10%, i ricavi netti di 1,172 miliardi di euro in rialzo del 10%, l'ebitda di 398 milioni su del 7%, con margine al 33,9% dal 34,7% precedente, l'ebit di 265 milioni su del 6% e l'utile netto di 214 milioni in ribasso del 18%. Il consensus era per un ebitda del quarto trimestre di 385 milioni e un utile netto di 198 milioni.

Per quanto riguarda le consegne del 2021, le vendite dei modelli a 8 cilindri (V8) sono aumentate del 34,6%, mentre le vendite dei modelli a 12 cilindri (V12) hanno registrato una diminuzione del 16,1% dovuta principalmente a minori volumi della 812 Superfast, che e' uscita di produzione in corso d'anno. Le consegne dell'anno sono state trainate dalla famiglia F8, insieme alla Ferrari Roma e alla SF90 Stradale che hanno raggiunto distribuzione globale.

Le consegne della Ferrari Portofino M e della SF90 Spider hanno accelerato in corso d'anno. Le consegne delle Ferrari Monza SP1 e SP2 sono aumentate rispetto all'anno precedente, in linea con i piani, prossime alla fine della produzione.

Tutte le regioni geografiche hanno registrato una crescita a doppia cifra. La regione Emea ha messo a segno un aumento del 14% a 5.492 unita', le Americhe del 21,8% a 2.831, il resto dell'Apac è cresciuto del 27,2% a 1.933, mentre la Cina Continentale, Hong Kong e Taiwan hanno quasi raddoppiato le consegne  passando da +97,1% a 899 unità grazie al confronto favorevole con l'anno precedente. 

Andando a vedere nel dettaglio i ricavi, quelli da automobili e parti di ricambio sono stati di 3,573 miliardi di euro (+26%) e quelli dei Motori sono saliti del 25,7% a 189 milioni, grazie soprattutto all'aumento delle consegne a Maserati. 

Ferrari si aspetta di chiudere il 2022 con ricavi pari a circa 4,8 miliardi di euro, un ebitda adjisted tra 1,65 e 1,7 miliardi di euro con margine tra il 34,5% e 35,5%. L'ebit adjusted e' atteso tra 1,10 e 1,15 miliardi, con margine tra il 23% e il 24%. L'eps diluito adjusted e' atteso tra 4,55 e 4,75 euro e il free cash flow industriale pari o inferiore a 600 milioni.

La guidance per l'anno in corso pubblicata dalla Casa di Maranello è leggermente inferiore alle attese del mercato: il consensus degli analisti era per un ebitda di 1,713 miliardi di euro, con margine al 36,5%, un utile netto di 898 milioni, con eps di 4,88 milioni e un free cash flow di 725 milioni. 

La guidance 2022 è raggiungibile a condizione che l'operatività non sia impattata da restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19 e sulla base delle seguenti ipotesi: gestione attenta della forte domanda; arricchimento del mix di modelli, piu' che compensato dall'impatto negativo dovuto alla fine del ciclo vita delle Ferrari Monza SP1 e SP2. L'nizio della produzione della Ferrari Daytona SP3 e della Ferrari Purosangue nel 2022 con avvio delle consegne è fissato a partire dal 2023. 

Dopo la pubblicazione dei dati, l'amministratore delegato di Ferrari, Benedetto Vigna ha dichiarato: "I risultati finanziari record del 2021 dimostrano ancora una volta la forza del nostro modello di business. Abbiamo gestito attentamente una raccolta ordini impressionante, in linea con la nostra strategia volta a perseguire una crescita controllata e a preservare l'esclusivita' del marchio". 

"Abbiamo registrato una crescita a doppia cifra superiore alla nostra guidance su tutti i principali indicatori finanziari e un margine dell'Ebitda ancora più eccezionale che ha toccato il livello record del 35,9%. In questa fase di forte slancio guardiamo con entusiasmo alle prossime opportunità e al nostro Capital Markets Day del 16 giugno a Maranello, dove illustreremo i nostri piani per il futuro", ha sottolineato Vigna

"I risultati 2021 di Ferrari sono stati molto forti sia dal punto di vista qualitativo sia quantitativo. Abbiamo raggiunto risultati record in tutte le metriche e siamo tornati a livelli pre-pandemia", ha rimarcato Vigna, sottolineando che i "ricavi per la prima volta sono saliti sopra i 4 miliardi di euro". Con questi risultati, Ferrari èsulla strada giusta per raggiungere i target di Ebitda per il 2023. Nel 2021, a causa della pandemia, Ferrari aveva spostato di un anno - dal 2022 al 2023 - i target del piano presentato nel 2018. 

"Entriamo nel 2022 con notevole slancio grazie a due fattori: il primo è il più forte di sempre portafoglio ordini e il secondo è un ampio portfolio di modelli", ha aggiunto. "Il nostro portafoglio ordini non è mai stato così forte. Il trend positivo che ha caratterizzato tutto l'anno è continuato nel quarto trimestre quando abbiamo avuto un numero incredibile di richieste anche se abbiamo deciso di chiudere gli ordini per alcuni modelli", ha spiegato Vigna, aggiungendo che oltre all'attuale offerta "la più ampia, la più innovativa e la più bella" nel 2022 "saranno presentato due nuovi modelli, completando il programma di 15 lanci indicato al Capital markets day nel 2018". In particolare, nel 2022 "sveleremo Purosangue, che sono sicuro supererà le attese dei clienti", ha concluso Vigna

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