Ferrarini, Pini Holding si aggiudica la sede di Villa Rivaltella

Il deal "è la migliore smentita alla fakenews di delocalizzazioni di produzioni di Ferrarini, una volta ottenuta l'omologa del concordato", dice Roberto Pini

Economia
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Concordato Ferrarini, il socio Pini vince all'asta l'acquisto della sede storica di Villa Corbelli di Rivaltella

Il Re della Bresaola Pini, anche socio della famiglia Ferrarini, si è aggiudicato all'asta, nell'ambito del concordato Ferrarini, Villa Corbelli di Rivaltella, nel Reggiano, la sede principale dell'azienda emiliana nella quale avviene la produzione del prosciutto cotto. L'acquisto della struttura, osserva in una nota l'amministratore delegato di Pini Holding Roberto Pini, "è il segnale più chiaro del nostro interesse per la crescita di Ferrarini ed è la dimostrazione di quanto crediamo nel progetto e nella sua storia, di cui la villa rappresenta uno dei simboli".

Quindi, argomenta l'imprenditore valtellinese, "siamo contenti del risultato ottenuto, innanzitutto per la continuità aziendale e la tranquillità di dipendenti e maestranze. Adesso entra ancor più nel vivo il nostro progetto per la crescita in Italia dove come Pini Italia e Ghinzelli siamo i primi macellatori della filiera Dop italiana con un milione e mezzo di capi annui tanto che Pini Italia attualmente ha una quota di mercato del 20%. Con Ferrarini - aggiunge stiamo lavorando a percorsi integrati sulle filiere animal welfare, antiobiotic free e sulla filiera biologica utilizzando esclusivamente suini del circuito Dop nati, allevati e macellati nei nostri macelli italiani".

L'acquisizione della villa di Ravaltella, puntualizza Pini, "è la migliore smentita alla fakenews di delocalizzazioni di produzioni di Ferrarini, una volta ottenuta l'omologa del concordato. Come già detto non avrebbe senso acquistare una delle aziende simbolo dell'alimentare Made in Italy e la sua sede principale, per poi delocalizzare la produzione in Spagna. La scelta di Pini Holding di investire in Ferrarini - conclude l'amministratore delegato della holding - parte dalla consapevolezza del valore delle produzioni oggi realizzate negli stabilimenti di Lesignano Bagni e Reggio Emilia e del valore delle persone che vi lavorano: speriamo che dopo oggi nessuno dirà più che intendiamo delocalizzare le produzioni. Non è mai stato il nostro intendimento".