Fisco, cartelle pre-Covid. Senza "atto di intimazione" salta il pignoramento

Il governo ha deciso che essendo passato più di un anno, l'agente della riscossione deve prima avvisare il debitore per poter procedere al sequestro di beni

Economia
Condividi su:

Cartelle pre-Covid. Senza "atto di intimazione" salta il pignoramento

Il governo Draghi ha deciso di inserire una nuova norma per la riscossione delle cartelle esattoriali di epoca pre-Covid. Essendo passato ormai più di un anno - si legge sul Sole 24 Ore - l'agente di riscossione, prima di emettere gli atti di pignoramento, dovrà notificare al debitore l'intimitazione di pagamento. Senza questo cavillo burocratico il pignoramento non sarà consentito. Lo ha precisato il ministro dell'Economia durante il question time in Commissione Finanza alla Camera.

Questa - prosegue il Sole - è una delle misure contenute nel decreto legge in materia fiscale e di lavoro, approvato il 15 ottobre dal Consiglio dei ministri, che permetterà anche uno slittamento di 90 giorni che andrà a incidere anche sui termini di decorrenza degli interessi di mora. La misura è valida per chi ha già ricevuto cartelle esattoriali dal primo settembre e le riceverà entro il 31 dicembre 2021. Dai 60 giorni previsti in precedenza, ora ci saranno 150 giorni a disposizione per pagare.