Fisco, rivoluzione per le partite Iva: si potranno rateizzare gli acconti

Oltre alle rateizzazioni fiscali, si sta anche discutendo la possibilità di permettere ai contribuenti di pagare le tasse direttamente con carta di credito

di Redazione Economia
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Fisco, rivoluzione per le partite Iva: si potranno rateizzare gli acconti

A partire da quest'anno, cinque milioni di lavoratori autonomi avranno la possibilità di dilazionare il pagamento delle tasse nell'arco di dodici mesi. Nel decreto dell'8 gennaio, contenente disposizioni per la semplificazione degli adempimenti fiscali, è stata introdotta la chance per gli autonomi di estendere il pagamento del saldo e del primo acconto delle imposte dell'anno precedente a sette mesi anziché sei. Lo scrive Il Messaggero. Attualmente, il governo sta lavorando per rendere permanente questa misura, che per il momento è sperimentale e consente alle partite IVA con un reddito fino a 170 mila euro di rateizzare il secondo acconto, dovuto a novembre, su cinque mesi, con la possibilità di posticipare il pagamento a gennaio senza interessi.

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Alberto Gusmeroli, autore della riforma e presidente della commissione Attività Produttive di Montecitorio, insieme al suo ruolo di responsabile per le questioni fiscali della Lega, ha dichiarato che si prevede di intervenire con un decreto nei prossimi tre mesi. Questa operazione, sottolinea Gusmeroli, non comporta costi per lo Stato e garantirà maggiore liquidità a professionisti ed imprese, contribuendo a un sistema fiscale più equo nel futuro. Tale posizione è condivisa da FDI e Forza Italia, che puntano ad un cambiamento del sistema fiscale per semplificare la vita dei contribuenti e assicurare un flusso costante di entrate.

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Oltre alle rateizzazioni fiscali, si sta anche discutendo la possibilità di permettere ai contribuenti di pagare le tasse direttamente con carta di credito, mentre i contributi previdenziali INPS relativi al secondo acconto potrebbero essere dilazionati in più mensilità in futuro. Attualmente, tali contributi devono essere versati in un'unica soluzione a novembre. La rateizzazione del secondo acconto di quest'anno ha coinvolto 3,5 milioni di lavoratori autonomi, professionisti, artigiani e commercianti con ricavi e compensi fino a 170.000 euro. Se questa misura sarà estesa a tutte le partite IVA, oltre cinque milioni di contribuenti non saranno più tenuti a pagare metà delle tasse in anticipo, ma lo faranno a consuntivo, ossia una volta concluso l'anno e guadagnato il reddito effettivo.

Gusmeroli spiega che l'operazione è senza costi aggiuntivi per lo Stato, poiché le entrate ritardate vengono poi contabilizzate nell'anno precedente. Inoltre, la possibilità di dilazionare i pagamenti relativi ai contributi INPS è oggetto di discussione con il nuovo presidente dell'INPS, Gabriele Fava. Questa direzione rientra nell'ottica di semplificazione del sistema fiscale, che include anche la proposta di consentire il pagamento delle tasse con carta di credito, contribuendo così alla lotta al sommerso e migliorando il rapporto tra cittadino e fisco.