FMI, nel 2022 l'economia mondiale crescerà ma perderà slancio per le varianti

Cauto ottimismo e preoccupazione dai poteri forti dell’economia al WEF

di Daniele Rosa
Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea
Economia
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FMI, l'economia mondiale crescerà ma perderà slancio per le nuove varianti di Coronavirus

Al World Economics Forum svolto in maniera virtuale la grande novità è stata vedere come le donne abbiano acquisito rilevanza a capo delle principali posizioni economiche internazionali. Kristalina Georgieva dirige il Fondo Monetario Internazionale (FMI) dal 2019, dove è succeduta a Christine Lagarde, che in quel momento presiedeva la Banca Centrale Europea (Bce). Insieme a loro, nello stesso dibattito, ha partecipato Sri Mulyani Indrawati, ministro delle finanze indonesiano e in tale veste presidente quest'anno degli incontri economici del G-20, il gruppo che riunisce le principali economie mondiali. Ultima ma non ultima come peso da novanta femminile è stata la segretaria al Tesoro statunitense, Janet Yellen, nominata da Joe Biden dopo il suo arrivo alla Casa Bianca. Nel 2021 Yellen era ottimista su la ripresa dell'economia statunitense.

Kristalina Georgieva conferma che la ripresa economica mondiale continuerà

“Il fatto positivo è che la ripresa globale mondiale continuerà nel 2022, ma perderà slancio di fronte a nuove ondate di contagio provocate molto probabilmente dalla possibile comparsa di nuove varianti del Coronavirus. L’inflazione rimane superiore alle attese e ciò mette pressione sugli alti livelli di indebitamento superiori ai 26 miliardi di dollari (22,9 miliardi di euro).Se dovessi offrire l'augurio di un nuovo anno alle autorità economiche, sarebbe quello di avere flessibilità nelle loro politiche” ha sostenuto il Ceo del Fondo monetario internazionale (FMI), Kristalina Georgieva al World Economic Forum (WEF) organizzato tutto in virtuale per la sesta ondata della pandemia provocata dalla variante Omicron. Il numero uno del FMI ha inoltre dichiarato che “I rischi per l'attività economica mondiale non hanno smesso di aumentare in queste prime settimane e creano uno scenario incerto che richiederà un grande affinamento da parte delle autorità economiche per interpretare sempre correttamente la situazione”.

FMI , in settimana i dati sulle prospettive per il 2022

In settimana il FMI presenterà, con dati concreti, le prospettive presentate che hanno incluso un suggerimento alla Cina che "Forse è giunto il momento di rivedere la politica zero Covid, adesso che siamo di fronte a una variante contagiosa come Omicron e che l'impatto di queste misure sulla crescita della Cina e sulla Cina come fonte di crescita globale è molto forte”. Il messaggio della Georgieva è stato lanciato soprattutto verso i paesi emergenti, indebitati in dollari e esposti alla politica monetaria americana. “La Federal Reserve-ha ammesso la Georgieva-sta agendo responsabilmente bilanciando la lotta all’aumento dei prezzi e la protezione della ripresa ma, nonostante ciò, il 60% dei paesi a basso reddito è a rischio debiti, con un rischio doppio rispetto al 2015”. Per questo il consiglio del Ceo a questi paesi è di prolungare le scadenze dei propri debiti molto velocemente, anche perchè la Federal Reserve ha annunciato che aumenterà i tassi di interesse negli Stati Uniti almeno per tre volte e ciò sarà disastroso per i paesi emergenti.

FMI, nel 2022 le politiche di recupero saranno molto differenti rispetto al 2020

A differenza del 2020, quando tutto il mondo, quasi in contemporanea, ha reagito al lungo lockdown con aiuti e sostegni quest’anno il problema, secondo il FMI, è più complesso. “Non possiamo applicare la stessa politica in tutti i paesi. Deve essere fatto in maniera specifica per ogni paese", ha sostenuto il numero uno del FMI. Un approccio diverso confermato anche Christine Lagarde, Presidente della Banca Centrale Europea (Bce). Secondo la Lagarde, "la situazione in Europa non ha nulla a che fare con il tipo di aumento dei prezzi che stanno affrontando gli Stati Uniti". E a questo proposito il presidente della Bce non vede alcun motivo per anticipare il rialzo dei tassi di interesse “Non vediamo una spirale inflazionistica fuori controllo nella zona euro. Prevediamo che i prezzi di generi alimentari ed energetici si stabilizzeranno a metà anno una volta ridotte le strozzature. Né percepiamo che al momento ci siano trattative al rialzo salariale”.

Per Lagarde le politiche fiscali ed economiche messe in campo hanno funzionato

Per i due economisti l'aumento dei prezzi dell'energia è dovuto sia alla forte ripresa, sia alle strozzature nell'offerta e alle tensioni geopolitiche, come in corso tra Russia e Ucraina. Il Presidente della BCE ha poi confermato che“In realtà, siamo vittime del nostro stesso successo, quello cioè di aver portato avanti una politica monetaria e fiscale che hanno funzionato e un processo di vaccinazione più veloce del previsto. Dipendiamo da quello che ci dicono i dati ma dobbiamo essere umili perché sottovalutiamo la ripresa, la creazione di posti di lavoro e l'inflazione”. In Europa le autorità monetarie attendono quanto accadrà nella seconda parte dell'anno con le trattative salariali, soprattutto in Germania. Un aumento dei salari può causare un secondo impatto sull’aumento dei prezzi. Certo che, mai come ora, l’economia mondiale sembra essere sotto scacco delle nuove varianti di Coronavirus.