Formazione, ecco come orientare i giovani: la guida di Federmeccanica

Economia
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Più della metà (56%) delle imprese italiane dichiara di incontrare difficoltà nel reperire i profili professionali necessari per lo svolgimento dell’attività aziendale. Le competenze più difficili da reperire sono quelle tecniche di base/tradizionali (secondo il 42,0% degli intervistati), seguite da quelle trasversali (31,0%) e dalle competenze tecnologiche avanzate/digitali (24,0%). Tutto questo tenendo presente che sono di più le imprese che prevedono di aumentare l’occupazione rispetto a quelle che pensano di ridurla.

E’ quanto emerge da una ricerca condotta da Federmeccanica che ha portato l’associazione a promuovere una serie di iniziative a favore della formazione. Tra queste la stesusa di una Guida Galattica alle STEM realizzata insieme al gruppo Pleiadi. Una guida completamente gratuita e rivolta a tutti i ragazzi italiani tra gli 8 e i 12 anni. Uno strumento a disposizione della comunità educante, genitori, docenti, musei, psicologi che si occupano di orientamento.


 

"Per Federmeccanica - ha dichiarato Stefano Franchi, direttore generale Federmeccanica - è prioritario investire in progetti di orientamento alle professioni del futuro rivolti alle scuole che coinvolgano gli studenti, le loro famiglie e il corpo docente. Nel percorso di orientamento, che deve essere parte di quello didattico già dai primi anni di scuola, occorre far emergere le attitudini dei giovani, il loro metodo di apprendimento e allo stesso tempo far conoscere le caratteristiche del lavoro che cambia e le competenze richieste. Per questo, uno dei nostri obiettivi è quello di far acquisire consapevolezza del valore e dell’importanza delle materie Stem, per creare competenze in linea con i bisogni delle aziende che faticano molto a trovare i profili che servono”.

Debutto della guida al VICENZA MAKING FUTURE, progetto nazionale firmato da CONFINDUSTRA VICENZA. Dedicato ai ragazzi, porterà nelle piazze italiane un vero e proprio “villaggio dell’innovazione” per animare il cuore delle città con numerose attività scientifiche gratuite rivolte ai makers di domani. Proprio Lara Bisin, vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega al Capitale Umano ha affermato che “viviamo infatti il paradosso per cui le aziende rallentano la produzione non per mancanza di ordini, ma perché non si trovano abbastanza tecnici da impiegare. Per le figure Stem, il nostro mercato del lavoro ha un’offerta che supera di gran lunga la domanda tanto è vero che i diplomati degli ITIS e degli ITS hanno il posto assicurato ancor prima di completare il percorso di studi. Il punto è che sono troppo pochi, spesso perché nel percorso scolastico e nelle famiglie ci sono dei preconcetti rispetto alle scuole tecniche e anche, ancor più surreale, quello per cui le studentesse non siano adatte a questo tipo di formazione. Preconcetti che, grazie ad iniziative come Vicenza Making Future, vogliamo smascherare con i fatti: mostrando plasticamente cosa vuol dire avere a che fare con la scienza e la tecnologia”.

“Come Pleiadi siamo chiamati, in quanto divulgatori scientifici, ad essere un ponte tra istituzioni, imprese e comunità educante per creare un filo continuo e diretto tra esigenze, opportunità e continui cambiamenti che avvengono nella società. In tutto questo voglio far notare che alla prima notizia dell’evento Making future abbiamo ricevuto adesioni da oltre 500 famiglie e siamo in continua crescita, questo a dimostrare non solo la necessità ma il bisogno e la curiosità verso il mondo Stem”, ha dichiarato Lucio Biondaro, presidente del gruppo Pleiadi, società di divulgazione scientifica.