Francesco Profumo si dimette da presidente dell'Acri
Per sostituire Profumo all'Acri, dopo che Fabrizio Palenzona si era chiamato fuori, si spalancano le porte della presidenza per Giovanni Azzone
Francesco Profumo si dimette da presidente dell'Acri
Francesco Profumo ha annunciato la sua decisione di abbandonare la carica di presidente della Compagnia di San Paolo, istituzione da lui guidata per due periodi consecutivi. L'incarico di Profumo sarebbe giunto naturalmente al termine con l'approvazione del bilancio 2023 da parte del Consiglio Generale nel mese di aprile.
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Il comunicato della fondazione sottolinea che i successi ottenuti sono il risultato del significativo contributo di una governance di alta qualità, e di una struttura altamente professionale e competente, sotto la guida autorevole del Segretario Generale. Dal punto di vista economico-finanziario, la Compagnia di San Paolo si conferma come un'istituzione filantropica estremamente robusta, con un patrimonio che alla fine del 2023 ha raggiunto livelli prossimi ai massimi storici e con una performance in termini di rendimento che nel corso dell'anno precedente si è posizionata tra le più elevate nella storia della Fondazione.
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Come si legge in un comunicato, la Compagnia di San Paolo arriva alla scadenza del mandato degli organi della fondazione "con la consapevolezza di avere realizzato negli ultimi anni un percorso di innovazione, evolvendo verso un modello di fondazione ibrida e confermandosi come punto di riferimento della filantropia italiana e internazionale, nonché come agente di sviluppo sostenibile dei territori, che nel suo operare pone sempre al centro la persona, con un’attenzione costante alle giovani generazioni e uno sguardo rivolto al futuro".
"Ciò grazie a una gestione prudente e lungimirante, ispirata al principio della salvaguardia, della valorizzazione e dell’accrescimento del patrimonio a favore delle future generazioni. Tutto ciò ha trovato nella recente e profonda revisione statutaria una fondamentale occasione di consolidamento strutturale, a ulteriore garanzia della stabilità e della continuità di impostazione strategica per gli anni a venire".
"Alla luce delle considerazioni dinnanzi rappresentate, ho realizzato che la possibilità di lasciare la carica di presidente con un breve anticipo rispetto alla naturale scadenza del mandato non determinerebbe difficoltà né sul piano istituzionale né su quello operativo", ha spiegato lo stesso Profumo.
Confermate quindi le anticipazioni di Affaritaliani.it. L'ormai ex presidente dell'Acri avrebbe dovuto lasciare entro fine marzo il suo posto di numero uno dell’Associazione delle Casse di Risparmio Italiane perché giunto al termine del secondo mandato. E andrà in scadenza anche la sua presidenza della Compagnia di San Paolo, principale fondazione in seno a Banca Intesa. Ed è proprio alla poltrona di presidente del cda della banca guidata da Carlo Messina che Profumo sta guardando con interesse. Ma per arrivare a Ca’ De Sass deve lasciare il suo incarico alla Fondazione entro la fine di marzo, perché serve un anno di stop prima di potere entrare nel cda di Intesa.
Per sostituire Profumo all'Acri, dopo che Fabrizio Palenzona si era chiamato fuori, si spalancano le porte della presidenza per Giovanni Azzone, numero uno di Cariplo. Al posto di Profumo nella Compagnia di San Paolo sembra essere in pole position Giorgio Barba Navaretti, che a Torino è un’istituzione essendo anche zio di John, Lapo e Ginevra Elkann. Ma l’attuale numero uno della Fondazione Crt potrebbe chiedere in cambio del suo passo di lato qualche incarico pesante per uno o più dei suoi fedelissimi. Si vedrà, la partita entra nel vivo.