Francia, indagine per compravendita di voti: si riapre il caso Lagardere

Arnaud Lagardère aveva trovato un accordo sulla governance con i suoi azionisti Amber Capital, Bolloré e Arnault. Ma ora la procura indaga

Arnaud Lagardere
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Economia
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La Procura finanziaria nazionale (PNF) ha aperto un'inchiesta giudiziaria in aprile per sospetti di compravendita di voti, abuso di beni aziendali, conti inesatti e informazioni false o fuorvianti nell'affare tra il gruppo Lagardère e il fondo Amber Capital, secondo Le Monde. Dopo mesi di battaglia, la pace era stata firmata con i suoi turbolenti azionisti, Vincent Bolloré, Bernard Arnault e il fondo di investimento attivista britannico Amber Capital. 

Firmando un accordo con i suoi partner, Arnaud Lagardère aveva anche messo fine alle molteplici procedure in corso con Amber Capital. Ma la storia gli è sfuggita di mano: il PNF ha deciso di riprendere la denuncia presentata dal fondo attivista a febbraio, quando la crisi era ancora in corso. La Procura finanziaria nazionale ha infatti deciso di esaminare una denuncia presentata in febbraio dal fondo d'investimento attivista britannico Amber Capital. A fine aprile, il gruppo Lagardère aveva trovato un terreno comune con i suoi principali azionisti - Vincent Bolloré, Bernard Arnault e Amber Capital in testa - sulla questione spinosa della sua governance. Aveva anche firmato un "accordo transazionale" con Amber Capital mettendo fine ai vari procedimenti legali che li avevano contrastati per anni.

Minacciato di essere bloccato e di fronte alle difficoltà economiche del suo gruppo - proprietario di Hachette Livre e di diversi media tra cui la radio Europe 1 e il settimanale Paris Match - durante la pandemia, Arnaud Lagardère, 60 anni, ha dovuto cedere ai potenti azionisti, ma ha ottenuto un posto di amministratore delegato per sei anni.