Gas, modello Lufthansa per Uniper: Berlino punta a nazionalizzare il gruppo

Secondo fonti stampa, il governo federale potrebbe acquistare un pacchetto azionario fino al 25% a un valore nominale di 1,7 euro per titolo

Economia
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Energia, modello Lufthansa per Uniper: così Scholz salva le imprese dalla crisi 

L'ingresso dello Stato in Uniper si fa sempre più concreto. Il gruppo per l'energia tedesco è in crisi per il rincaro del gas. Come riferisce il quotidiano "Handelsblatt", fonti dei circoli finanziari hanno fatto trapelare che, in un aumento di capitale dell'azienda, il governo federale potrebbe acquistare un pacchetto azionario fino al 25 per cento a un valore nominale di 1,7 euro per titolo. Ciò equivarrebbe a un esborso da 150 milioni di euro.

Inoltre, l'esecutivo del cancelliere Olaf Scholz starebbe discutendo di acquisire in Uniper una partecipazione tacita per tre-cinque miliardi di euro. Tuttavia, come sarà strutturato concretamente il salvataggio di Uniper dipende anche dalla misura in cui le aziende dell'energia tedesche potranno in futuro trasferire ai consumatori i prezzi aumentati a seguito del rincaro del gas. Il governo federale ha deciso di modificare in questo senso la legge sulla sicurezza dell'approvvigionamento di energia.

Gli emendamenti dovrebbero essere approvati da Bundestag e Bundesrat nella seduta dell'8 luglio. Intanto, secondo fonti dell'esecutivo tedesco, il salvataggio di Uniper "non è ancora pronto, vi sono varie opzioni, mentre mancano scenari e calcoli sufficientemente affidabili per prendere una decisione".  

L'azienda ha già chiesto aiuti pubblici e ha avviato le discussioni a tal fine con il governo federale. Per sostenere la società, lo Stato potrebbe replicare l'intervento con cui, nel 2020, salvòl il gruppo Lufthansa dalla crisi del coronavirus. I fondi non verrebbero direttamente dal bilancio, ma da uno strumento appositamente costituito come per Lufthansa fu il Fondo di stabilizzazione dell'economia (Wsf).

In maniera analoga al salvataggio di questa azienda, per Uniper dovrebbero essere stabiliti chiari incentivi affinchè si liberi il più rapidamente possibile dagli aiuti di Stato. Per garantire la partecipazione tacita, il governo federale dovrebbe acquisire una minoranza di blocco o un pacchetto azionario con l'opzione di una minoranza di blocco. Sempre sull'esempio di Lufthansa, lo Stato mirerebbe a uscire al piu' presto da Uniper, che ora sta perdendo 40 milioni di euro al giorno.

Energia, il piano di Berlino per uscire dalla dipendenza dal gas russo 

La Germania, che dipende fortemente dall'energia russa, il mese scorso ha attivato un piano di emergenza per gestire le forniture di gas in vista del peggioramento delle relazioni con il Cremlino a seguito del conflitto ucraino e della risposta occidentale attraverso i diversi pacchetti di sanzioni. Berlino ha invitato sia le industrie che le famiglie a risparmiare energia e a ridurre i consumi.

E qualora la situazione dovesse peggiorare, non è escluso un razionamento del gas: una mossa che devasterebbe l'economia tedesca e porterebbe alla perdita di migliaia di posti di lavoro. Il gas russo ha rappresentato il 55% delle importazioni di gas della Germania nel 2021 e il 40% delle importazioni di gas nel primo trimestre del 2022.

Entro il 2024, secondo quanto dichiarato dal ministro dell'Economia Robert Habeck lo scorso mese di marzo, il Paese si è impegnato a porre fine all'uso del gas russo. Peraltro la Germania non è l'unico Paese a pensare di entrare nel capitale delle imprese energetiche: come ricorda il Financial Times, il Regno Unito si starebbe preparando a nazionalizzare temporaneamente l'unità britannica di Gazprom