Generali, Caltagirone esce allo scoperto: "L'operazione Natixis smantella il Leone, guardare a partner italiani"

L'imprenditore è azionista con oltre il 7% della compagnia

di Redazione
Economia

"L'operazione Natixis smantella Generali,  per le alleanze guardare a partner italiani" 

''L'operazione Natixis smantella Generali per le alleanze guardare a partner italiani''. Lo dice Francesco Gaetano Caltagirone, l'imprenditore, azionista con oltre il 7% della compagnia, a pochi giorni dall'assemblea in un'intervista al Sole 24 Ore, sottolineando un concetto preciso: ''Cerchiamo concordia non ingovernabilità. La lista è sufficientemente lunga'' per bloccare l'intesa con i transalpini. Il riferimento è alla partnership con i francesi di Natixis nell'asset management. L'imprenditore spazza via innanzitutto l'idea che la lista di minoranza lunga presentata, nel caso ricevesse più voti eleggendo sei consiglieri su tredici, porterebbe ingovernabilità.

''Questa è una balla messa in giro da chi è interessato -dice- tutte le dittature si basano sullo stesso concetto. Non vedo perché un consiglio che andrebbe a rappresentare tutti gli azionisti non dovrebbe trovare un punto di incontro per operare nell'interesse della società e di tutti i soci. All'interno di Generali ci sono dirigenti che sono veri talenti che possono svolgere egregiamente qualunque compito. La concordia è un bene, la prepotenza è un male''.

Secondo Caltagirone si deve però capire che ''la lista presentata è di minoranza e non suggerisce nomi per il governo della società, ma è sufficientemente lunga per chiedere agli azionisti di bloccare lo sciagurato progetto Natixis. Non io, tutte le persone ragionevoli sono preoccupate. È difficile con poche parole dare una spiegazione: provo a enunciare qualche argomento principale. Anzitutto non c'è una valida ragione economica, sottolineo economica per fare l'operazione. Cui prodest? Inoltre, per non duplicare i costi, checché ne dicano gli interessati, si deve smantellare un'organizzazione che finora ha funzionato, costruita in quasi due secoli. Sarà un fatto irreversibile. Sarà impossibile esercitare una effettiva selezione e il controllo sugli investimenti e sulle attese di redditività. La cosa peggiore: si affievolirà il controllo dei rischi. Ricordo che le masse di denaro sono degli assicurati e non di Generali. Per non parlare dell'effettivo indirizzo politico degli investimenti e sottolineo effettivo. Le scelte di un colosso come Generali hanno anche un rilevante effetto sociale. Preferisco sorvolare inoltre sul perché a due mesi dal rinnovo si sia voluta forzare la situazione contro una parte importante del consiglio e contro il parere del presidente del collegio sindacale. Da ultimo non capisco perché il management non abbia cercato di fare progetti congiunti con partner italiani. Per l'azionista dunque non si sono letture diverse sull'operazione: ''Sì, Generali dopo l'affaire Natixis sarà una società diversa e gli effettivi centri decisionali si trasferiranno altrove''.

LEGGI LE NOTIZIE DI ECONOMIA 

Tags: