Generali, slitta ancora il responso Consob. Thailandia nel mirino di Donnet

Secondo indiscrezioni, le risposte della Consob ai quesiti di Caltagirone (attese per questa settimana) dovrebbero slittare alla prossima, se non ancora fra due

di Andrea Deugeni
Economia
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I quesiti sulla lista del consiglio in Generali e il prestito titoli di Mediobanca

Era atteso questa settimana, ma secondo gli ultimi rumors che circolano nella City milanese, il responso dovrebbe slittare alla prossima, se non ancora fra due settimane. Occhi puntati dei soci delle Assicurazioni Generali e della stessa compagnia triestina sulla Consob, dopo che il vicepresidente Francesco Caltagirone ha sottoposto all’authority guidata da Paolo Savona a inizio novembre una serie di quesiti riguardo a tematiche chiave inerenti la compagnia e la governance della società, in vista del cruciale rinnovo del board. Tematiche chiave come la legittimità della lista del consiglio, di cui al momento soltanto Philippe Donnet pare l’unico punto fermo e la legittimità del prestito titoli di Mediobanca, con cui Piazzetta Cuccia si è assicurata un pacchetto aggiuntivo (al 12,97%) del 4,42% di Generali finalizzato al voto in assemblea.

Secondo le indiscrezioni, per le risposte del collegio della Consob bisognerà aspettare ancora una settimana, se non due. Intanto, mentre la Delfin di Leonardo Del Vecchio ha arrotondato la propria partecipazione al 5,88% (+0,022%) e Caltagirone ha comprato un altro 0,02% salendo al 7,387% e portando la quota vincolata al patto con la Fondazione Crt al 14,44% del capitale, il Leone, dopo La Medicale, ha messo gli occhi anche sull’assicurazione thailandese in vendita Syn Mun Kong, specializzata nel ramo danni (la compagnia è già presente nel Paese del Sudest asiatico). Lo riferisce Bloomberg, secondo cui la valutazione del gruppo quotato alla borsa di Bangkok potrebbe aggirarsi intorno ai 200 milioni di dollari, a cui andrebbero aggiunti altri 100 milioni di risorse per nuovi investimenti.

@andreadeugeni