Generali-UniCredit si vestono di rosa, Moriani e Pang le top manager del ’22

Diva Moriani in corsa alla presidenza del Leone, Jingle Pang arruolata da Orcel per rinnovare il team digitale: chi sono le nuove donne chiave della finanza

di Marta Barbera
Economia
Condividi su:

La finanza si colora di rosa: Jingle Pang e Diva Moriani, chi sono le top manager del 2022

Jingle Pang arruolata dal numero uno di UniCredit, Andrea Orcel, per gestire la trasformazione digitale della tower di piazza Gae Aulenti da una parte. Diva Moriani, aretina doc, nella top ten delle dirigenti più pagate in Italia, già membro del membro del Cda del Leone e in corsa, secondo quanto riferito da Affaritaliani.it (ne abbiamo scritto qui) alla presidenza dall'altra. Sono queste due delle donne manager più influenti del 2021, aventi le carte in regola per segnare la svolta rosa della finanza nel 2022. 

Aretina doc, 53 anni, nella top ten delle manager più pagate d'Italia con uno stipendio che supera i 540mila euro, dietro solo a nomi dal calibro di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, e più avanti rispetto ad altre colleghe come Alessandra Gritti, vicepresidente e amministratore delegato di Tip, Monica Mondardini, direttore generale di Cir (Compagnie Industriali Riunite) e Alberta Ferretti, vicepresidente di Aeffe, Diva Moriani fa parte del club esclusivo dei volti più influenti della finanza italiana.

Classe 1968, Moriani nasce a Staggiano, piccola frazione del comune di Arezzo, studia al liceo scientifico Francesco Redi, si laurea in Economia all'Università di Firenze nel 1993, per poi trasferirsi a Milano dove attualmente vive e lavora. Con un curriculum tutt'altro che incompleto, Moriani inizia a muovere i primi passi nei piani alti della finanza nel 2007, quando ottiene la carica di vicepresidente esecutivo di Intek, la holding del gruppo di partecipazioni guidato da Vincenzo Manes.

Dal 2010 è vice presidente di Kme, leader in Europa nella produzione di semilavorati in rame come tubi, barre, laminati destinati al settore edilizio e industriale, multinazionale che conta ben seimila dipendenti. Nel 2014 entra nel board del marchio di lusso italiano Moncler e nel Cda del colosso energetico guidato da Claudio Descalzi, Eni. Dall'aprile del 2016 è membro del consiglio di amministrazione di Assicurazioni Generali, dove ricopre attualmente il ruolo di consigliere indipendente non esecutivo, presiedendo anche il comitato di nomine e remunerazione e quello per le operazioni con parti correlate.  Due organismi interni di corporate governance centrali nella battaglia del controllo del Leone di Trieste nel 2022 fra la Mediobanca di Alberto Nagel e i due grandi vecchi del capitalismo italiano: il fondatore di Luxottica Leonardo Del Vecchio e l'imprenditore capitolino Francesco Gaetano Caltagirone

Insomma, una donna più che multitasking, che oltre a investire in studio e carriera riesce a ricamare del tempo, come svela in una recente intervista, anche alla famiglia. Il segreto? "Ho cercato di fare del mio meglio, con responsabilità ed esercizio della delega, senza provare mai a fare l’eroe. Ci sono compromessi da fare, certo, ma l’importante è viverli con serenità e senza sensi di colpa, perché io sono e voglio essere, allo stesso tempo, una professionista, una mamma, una moglie e una donna. È possibile farlo ed è un dovere farlo, se vogliamo trasmettere alle nuove generazioni il messaggio di un mondo più equo e giusto", ha sottolineato la top manager. 

Di origine mongola, invece, con una carriera lavorativa vissuta praticamente tutta in CinaJingle Pang è il secondo volto dell'anno andato e che verrà. Laureata in Economia con specializzazione in Statistica alla Inner Mongolia University di Honhot, muove i primi passi nel 1991 alla China Construction Bank, dove trascorre circa dieci anni. Qui, inizia a sperimentare diverse cariche e divisioni, prendendo dimestichezza con la versatilità che impone questo settore. Nel 2000 si trasferisce alla sede cinese di Standard Chartered Bank. Il 2007 è l'anno di approdo in Ubs dove conoscerà Andrea Orcel.

Dieci anni più tardi, nel 2017, entra a far parte di Ping An Insurance Group, nota anche come Ping An of China, la holding cinese che si occupa di assicurazioni, banche, gestione patrimoniale, servizi finanziari, assistenza sanitaria, servizi automobilistici e smartcity. Qui ricopre un ruolo chiave team di executive leadership: Pang trasforma letteralmente il gruppo in una fintech di successo, puntando sulle possibilità infinite della tecnologia. Dote che non passa inosservata al numero di UniCredit che a maggio 2021 decide di arruolarla per guidare la trasformazione digitale del suo team. In Piazza Gae Aulenti c'è grande aspettativa sulla manager il cui team supervisionerà una delle parti centrali del nuovo piano industriale di Orcel. 

Ma non solo doti pratiche, bensì umane. L'ex vicedirettore generale di Ping An Technology, in un'intervista a PageExecutive, si racconta infatti come "non solo un capo, ma un membro del team". Il rapporto con la squadra deve essere basato sulla "fiducia reciproca". "Siamo chiamati a fare la differenza e per riuscirci è indispensabile avere una visione d'insieme", ha sottolineato la manager. 

Il rinnovo della lista del consiglio del Leone e il mantra digitale di piazza Gae Aulenti

Detto ciò, come potranno influire Diva Moriani e Jingle Pang nei giochi della grande finanza tricolore del 2022? Come anticipato da Affaritaliani.it la dirigente aretina corre per la presidenza del Leone. Secondo infatti fonti vicine al delicato processo del rinnovo delle cariche sociali a Trieste, le chances di riconferma dell'attuale presidente delle Assicurazioni Generali Gabriele Galateri sono basse, se non nulle.

C'è chi allora, sulla scia di ciò che desidera il mercato, punta a cavalcare l'onda rosa nel management, in vista dell'assemblea di aprile. Nella lista come presidente donna, il nome più al centro delle indiscrezioni è appunto quello di Diva Moriani. La consigliera 53enne potrebbe quindi rappresentare il jolly decisivo per Piazzetta Cuccia da giocare nella partita aperta sulla governance del Leone.

Mentre dall'altra parte, il ruolo di Jingle Pang è già cosa sicura. Orcel l'ha chiamata a Milano per gestire la "fase cruciale" della nuova UniCredit, che punta a diventare player fondamentale in termini di trasformazione digitale, accorciando la distanza con il campione nazionale Intesa-Sanpaolo puntando sull'efficienza e sulla crescita organica. "L'esperienza e la sua profonda conoscenze del mondo digitale, bancario e delle operations portano una prospettiva nuova attraverso la quale possiamo vedere il nostro business permeando il nostro dna istituzionale", ha spiegato l'amministratore delegato di UniCredit, motivando la scelta fatta su Pang.

"Siamo in una fase cruciale di questa trasformazione digitale e ci stiamo impegnando a creare una nuova Unicredit con tutte le carte in regola per affrontare al meglio il 21° secolo", hanno scritto Orcel e la stessa Pang in una lettera ai dipendenti dopo la nomina. "Una realtà in cui il digitale e i dati giocano un ruolo fondamentale, e dove il modo miglior per soddisfare i bisogni dei nostri clienti consiste nel rafforzare senza soluzione di continuità il nostro setup digitale".

La mossa è "un ulteriore passo in avanti verso il prossimo capitolo come banca e garantisce una maggior semplificazione delle nostre attività digitali e di innovazione", hanno continuato i due. "Ci vorrà tempo, concentrazione ed un cambiamento di mentalità collettivo", ma le basi e il background di chi sta al timone ci sono.